Si sfregiano al volto per assomigliare a Joker, il personaggio dei fumetti

Redazione
Si sfregiano al volto per assomigliare a Joker, il personaggio dei fumetti

Si sfregiano al volto per assomigliare a Joker, il personaggio dei fumetti. Due ragazzini minorenni, una 14enne e un ragazzo di poco meno di 18 anni, sono finiti in ospedale a Cernusco sul Naviglio con ferite al viso; dicendo di essere rapinati per strada.

Stando a quanto emerso dalle prime indagini dei carabinieri, però, i due giovanissimi si sarebbero procurati da soli, a vicenda, gli sfregi al viso; nel tentativo di ottenere un “sorriso” simile a Joker, il personaggio dei fumetti della saga di Batman.

I dettagli dell’incredibile vicenda, riportata dalla testata locale “Prima la Martesana”, sono ancora al vaglio dei carabinieri della compagnia di Cassano d’Adda e della procura della Repubblica del tribunale dei minori.

Ma è del tutto scartata l’ipotesi iniziale della rapina, che sarebbe stato solo un tentativo dei due giovani di dissimulare quanto accaduto realmente.

Il ragazzo denunciato per lesioni personali: la sua amica sarà operata

Il ragazzo, come riferito a Fanpage.it dall’Arma dei carabinieri, ha inoltre iniziato a fare le prime ammissioni. La sua posizione davanti alla legge è certamente quella più delicata, anche perché le ferite sul suo viso sono superficiali; al contrario di quelle sul volto della ragazzina.

L’adolescente presenterebbe due tagli profondi che dalle labbra vanno verso gli zigomi. Uno sfregio vero e proprio, simile appunto al “sorriso” sul volto di Joker; che costringerà la giovane, ricoverata da lunedì sera, ad essere operata.

Il suo amico è invece denunciato a piede libero per lesioni personali ma rischia l’accusa di sfregio; reato introdotto nel codice penale solo nell’agosto 2019 con il Codice rosso: prevede la reclusione da 8 a 14 anni.

Ad accorgersi per primi che qualcosa non quadrava nel racconto dei due ragazzi sarebbero stati i medici dell’ospedale di Cernusco dove i due si sono presentati, dicendo di essere stati vittime di una rapina in un altro paese dell’hinterland di Milano, Cassina de’ Pecchi.

Dall’ospedale sono subito allertati i carabinieri, davanti ai quali la versione dei giovani ha iniziato a vacillare, fino all’ammissione da parte del giovane: i due intendevano “sperimentare la soglia del dolore”.

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