Si suicida a 23 anni il rapper Money Mitch, si è sparato
Si suicida a 23 anni il rapper Money Mitch, si è sparato. Il rapper Money Mitch è morto a seguito di una ferita di arma da fuoco che si è autoinflitto durante una sparatoria con la polizia, stando al resoconto delle forze dell’ordine.
Il cantante, il cui vero nome era Marcus Pettis e che aveva 23 anni, è morto venerdì scorso in Florida. È l’ennesimo rapper che muore in questi ultimi anni – e mesi – e l’ennesimo che muore durante un conflitto a fuoco, questa volta avvenuto contro la polizia.
Tra i rapper più noti scomparsi in questi anni ci sono XXXTentacion, morto nel pomeriggio di lunedì 18 giugno 2018, quando il rapper americano, venti anni, è ucciso a Miami. E Pop Smoke, morto il 19 febbraio 2020, dopo essere stato raggiunto da due colpi d’arma da fuoco durante un’irruzione nella sua casa.
Il rapper, stando alle cronache statunitensi, era sotto sorveglianza a causa di un’indagine per omicidio, quando alcuni funzionari della polizia hanno bloccato il traffico intorno alle 4 del pomeriggio.
Spari contro la polizia
A quel punto, stando sempre alle forze dell’ordine, il rapper sarebbe uscito dall’Uber su cui stava viaggiando e avrebbe cominciato a sparare nei confronti dei poliziotti.
Vista la reazione incontrollata, gli agenti avrebbero risposto al fuoco, ma il rapper sarebbe riuscito a sfuggire e a nascondersi a pochi isolati dal luogo della sparatoria.
È in un appartamento non lontano, infatti, che gli agenti lo avrebbero trovato morto, suicida, a causa di un colpo di arma da fuoco autoinflitto, come ha dichiarato l’ufficio stampa dello sceriffo.
“Lo abbiamo seguito in un edificio e al secondo piano abbiamo notato alcune perdite di sangue già dal primo piano. Pensavamo fosse ferito – ha detto il vice capo ufficio stampa.
Non abbiamo avuto alcun coinvolgimento nella sparatoria”. I funzionari, infatti, hanno ribadito di non aver aperto il fuoco nel palazzo dove si era rifugiato il rapper e di averlo trovato già morto per quello che pensano sia un suicidio.
A fare luce sull’accaduto sarà, però, l’inchiesta aperta sulla sparatoria da parte del Florida Department of Law Enforcement e dell’Ufficio del Procuratore di Stato.