Silvia Mostarda, madre di tre figli, non ce l’ha fatta
E' deceduta al policlinico Gemelli di Roma dopo cinque giorni di agonia. La quarantenne era stata ricoverata perché colpita da ictus
Silvia Mostarda, madre di tre figli, non ce l’ha fatta. E’ deceduta al policlinico Gemelli di Roma dopo cinque giorni di agonia. La quarantenne era stata ricoverata perché colpita da ictus.
La tragica notizia della morte di Silvia Mostarda, una donna di 40 anni originaria di Poggio Bustone, in provincia di Rieti, e madre di tre figli, deceduta il 9 agosto presso la sala di rianimazione del policlinico Gemelli di Roma, ha destato vasta emozione.
Silvia, nota in città per il suo impiego in una catena di distribuzione alimentare locale, è stata colpita da un malore improvviso nella sua abitazione, dove è stata trovata priva di sensi ma ancora viva dai genitori.
Il pronto intervento sanitario ha portato al suo trasferimento immediato all’ospedale de Lellis, dove le è stato diagnosticato un ictus con conseguente emorragia cerebrale.
Il trasferimento al gemelli
La gravità della situazione ha richiesto il trasporto in eliambulanza al Gemelli, dove Silvia è stata sottoposta a un coma indotto per cinque giorni nel tentativo di stabilizzarne le condizioni. Nonostante gli sforzi medici, la donna è deceduta poco prima di mezzogiorno del 9 agosto.
Il padre Claudio, noto in città con il nome artistico Giobbe e animatore di eventi estivi, ha espresso il suo dolore tramite un post sui social, comunicando la fine della lotta della figlia.
La notizia ha suscitato profondo cordoglio nella comunità locale, che perde una giovane vita segnata da un grave evento sanitario improvviso e fatale.
La triste vicenda evidenzia la rapidità con cui un ictus può evolversi in condizioni critiche e la difficoltà di contrastarne gli esiti anche con tempestivi interventi medici.