Siracusa, operaio muore colpito da un flex mentre lavora

Redazione
Siracusa, operaio muore colpito da un flex mentre lavora
repertorio

Siracusa, operaio muore colpito da un flex mentre lavora. Incidente sul lavoro ieri a Siracusa. A perdere la vita è stato Fabio Vaccarella, 52 anni, siracusano. Da una ricostruzione della polizia, l’episodio è accaduto ieri pomeriggio in via Damone, zona nord della città.

L’operaio si sarebbe ferito con un flex mentre stava lavorando per saldare una parte in metallo dell’attività commerciale del fratello. Immediati i soccorsi. L’ambulanza del 118 è arrivata al pronto soccorso dell’ospedale Umberto I di Siracusa, ma il 52enne è morto poco dopo.

La Procura ha aperto un’inchiesta per accertare la dinamica dell’incidente. Gli inquirenti stanno verificando se Vaccarella stesse operando in condizioni di sicurezza. Sembra che il disco del Flex sia saltato finendo contro l’uomo.

Pedofilia: abusi su tre bambine, arrestato

La polizia ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a Messina, emessa dal Gip a carico di un trentottenne ritenuto responsabile di violenza sessuale ai danni di minori. Vittime tre bambine, una della quali la nipote.

A scoprire la violenza il papà di una delle piccole dopo aver letto una chat sul telefonino della figlia dalla quale si evincevano attenzioni sessuali da parte dello zio. Le successive dichiarazioni rese dalle vittime hanno delineato una grave situazione di abuso.

Le indagini, condotte dai poliziotti e coordinate dalla Procura della Repubblica, hanno confermato la gravità dei fatti e di conseguenza portato all’emissione della misura cautelare.

Inquinata acqua della Cala a Palermo, liquami e cattivo odore

Da alcuni giorni l’acqua della Cala, porticciolo a centro di Palermo, è tornata ai vecchi colori e vecchi odori. Turisti e palermitani hanno notato nello specchio di mare dove trovano riparo le imbarcazioni dei diportisti e quelle dei pescatori striature e chiazze di colore marrone e tanti rifiuti.

“E’ successo qualcosa di molto grave – dice Giovanni Moncada dell’associazione comitati civici di Palermo. E’ come se fossero state aperte delle paratie e sversati liquami. Ho scritto una pec al prefetto e al sindaco di Palermo.

inoltre, agli assessori, all’autorità portuale, e alla capitaneria di Porto per accertare le responsabilità dell’inquinamento. Purtroppo i turisti sono stati costretti a passeggiare nel lungomare con cattivo odore e una qualità dell’acqua che ricorda il lontano passato”. Negli anni scorsi la Cala è stata oggetto di importanti lavori di bonifica.

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