Siti hard: cambia tutto dal 12 novembre
I siti hard dovranno verificare l’età degli utenti, con un sistema che tutela la privacy e impedisce l’accesso ai minori
Siti hard: cambia tutto dal 12 novembre. I siti hard dovranno verificare l’età degli utenti, con un sistema che tutela la privacy e impedisce l’accesso ai minori.
In Italia, il 94% dei minori tra 8 e 16 anni possiede uno smartphone, ma solo una minoranza ha attivi sistemi di parental control, esponendo molti adolescenti a contenuti pornografici online.
Questo fenomeno preoccupa per l’impatto sulle visioni distorte del sesso e delle relazioni. La responsabilità della protezione ricade spesso sui genitori, che non sempre conoscono o sanno utilizzare i filtri disponibili.
Anche se esistono normative italiane ed europee (Decreto Caivano, Digital Services Act) che vietano l’accesso ai minori, è facile aggirarle con un semplice clic o auto-dichiarazione.
Nuovo regolamento Agcom
Dal 12 novembre 2025, un nuovo regolamento Agcom impone ai siti porno di verificare l’età degli utenti tramite un sistema di “doppio anonimato”, con token digitali rilasciati da enti indipendenti, evitando metodi invasivi come selfie o documenti.
La Commissione europea lancerà a luglio 2025 un’app ufficiale per il rilascio di questi token, che sarà poi integrata nel portafoglio digitale europeo.
Altri Paesi adottano misure simili: Regno Unito, Stati Uniti, Francia, dove però le piattaforme reagiscono talvolta con oscuramenti o contestazioni. Il rischio è che la pornografia si sposti su canali illegali, mentre minori aggirano i controlli con VPN e documenti falsi.
Nonostante le difficoltà, l’articolo sottolinea che non si deve rinunciare a proteggere i giovani da contenuti dannosi, perché è un dovere morale e sociale ostacolare chi lucra sulla loro vulnerabilità.
Questa sfida tecnologica e normativa è un invito a fare la differenza per un futuro migliore e più sano per le nuove generazioni, promuovendo consapevolezza e strumenti efficaci per difendere i minori con energia e determinazione.
