Smantellata una rete di pedofili, sfruttamento sessuale di minori
Smantellata una rete di pedofili, sfruttamento sessuale di minori. La polizia postale ha smantellato una rete di pedofili che acquistavano materiale prodotto mediante lo sfruttamento sessuale di minori anche di anni 13.
Denunciate 13 persone per divulgazione, cessione e detenzione di ingente quantità di immagini video e foto pedopornografiche.
Si tratta di una vasta operazione, spiega un comunicato, della polizia postale di Trieste e Udine coordinata dal Centro nazionale di contrasto alla pedopornografia online del Servizio polizia postale e delle comunicazioni di Roma.
Disposta dalla procura della Repubblica presso il Tribunale di Trieste, nell’ambito del contrasto alla pedopornografia online.
L’operazione ‘Pepito’ ha portato all’esecuzione di 11 decreti di perquisizione in 6 regioni italiane; e alla denuncia di 13 persone, responsabili di detenzione di immagini video e foto pedopornografiche.
Rinvenute, conclude la nota, numerose chat in cui i pedofili si scambiavano materiale.
Lamorgese: “Controlli rigorosi per evitare le chiusure”
“Pronti a rispondere alle richieste dei sindaci. Controlli rigorosi per evitare chiusure”.
Lo assicura in un’intervista al Corriere della Sera la ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, per la quale “è in atto, e non da oggi, un confronto continuo e costruttivo con i sindaci delle aree metropolitane.
E con l’Associazione dei Comuni, per gestire al meglio e insieme le diverse questioni che emergono in relazione all’andamento dell’epidemia”.
Lamorgese aggiunge che alcuni sindaci “hanno sentito sulle loro spalle un peso eccessivo” perché i presidenti di Regione “sono in prima linea e devono rispondere direttamente alle richieste dei cittadini”.
“Con i sindaci abbiamo subito chiarito i contenuti del dpcm; con l’Anci e i primi cittadini delle città metropolitane abbiamo avuto un confronto molto costruttivo al quale ne seguiranno altri”.
E sui controlli dice: “In Italia abbiamo 15 reparti mobili dislocati in altrettante città, ma servono per le esigenze anche di altri territori, magari fuori provincia.
I reparti mobili, poi, della polizia, insieme ai battaglioni mobili dei carabinieri e ai reparti antiterrorismo e pronto impiego della Guardia di finanza sono impiegati tutti i giorni nell’ordine pubblico, le manifestazioni, il monitoraggio e il controllo dei centri che ospitano gli immigrati.
L’impiego di queste forze, poi, prevede che sia sempre disponibile un’aliquota di riserva. Pertanto non sono utilizzabili per questo tipo di controlli”.