Smart working, novità: previsto anche per chi ha figli in didattica a distanza
Smart working, novità: previsto anche per chi ha figli in didattica a distanza. Smart working: novità con il decreto Ristori perché garantito anche a chi ha i figli in didattica a distanza.
Non solo, il nuovo decreto n.137/2020 del 28 ottobre lo estende anche anche ai genitori con figli di età superiore ai 14 anni e fino ai 16.
Le stesse novità riguardano anche il congedo parentale che può essere richiesto nel caso in cui il genitore non possa ricorrere allo smart working.
Vediamo nel dettaglio le novità del decreto Ristori in materia di smart working.
Smart working per figli fino a 16 anni e in didattica a distanza
Lo smart working può essere richiesto per figli fino a 16 anni e anche nel caso in cui si trovino in didattica a distanza.
A stabilirlo l’articolo 22 del decreto Ristori in vigore dal 29 ottobre e che modifica l’articolo 21-bis inserito in fase di conversione del decreto Agosto che ora è la legge n. 126/2020.
Lo smart working può essere richiesto, stando al decreto Agosto, non solo in caso di quarantena per contatto all’interno dell’istituto scolastico, ora anche con la didattica a distanza.
Ma anche per contatto avvenuto nell’ambito dello svolgimento di attività sportive di base, attività motoria in strutture quali palestre, piscine, centri sportivi, circoli sportivi, sia pubblici che privati.
Lo stesso vale in caso di contatto con positivo che si è verificato all’interno di strutture regolarmente frequentate per seguire lezioni musicali e linguistiche.
Solo nel caso in cui non si possa ricorrere allo smart working, allora si può richiedere il congedo parentale COVID-19.