Sora: 73enne lasciato morire nel parcheggio dell’ospedale. Al pronto soccorso non c’era posto
Sora: 73enne lasciato morire nel parcheggio dell’ospedale. Al pronto soccorso non c’era posto. Si era presentato al pronto soccorso dell’ospedale di Sora, in provincia di Frosinone, per una ischemia.
Si era parcheggiato da lunedì a martedì in attesa di un posto letto che non c’era e di approfondimenti che non arrivavano o non venivano comunicati. È accaduto a Sora, a circa 30 chilometri dal capoluogo ciociaro – dove un uomo di 73 anni è stato trovato senza vita martedì sera nei pressi degli uffici amministrativi.
Ironia della sorte, proprio in quel luogo aveva lavorato. Una storia assurda e sicuramente inaccettabile per i familiari che hanno sporto denuncia. I carabinieri della compagnia hanno svolto i rilievi del caso, mentre il magistrato ha disposto l’autopsia sul corpo del 73enne.
La dinamica dei fatti
L’uomo è arrivato in pronto soccorso lunedì con l’ambulanza dell’Ares 118. Ha avuto un’ischemia – vale a dire un coagulo di sangue che riduce o blocca la circolazione – e c’è bisogno degli accertamenti del caso.
Il paziente è rimasto in attesa di un posto letto, la situazione sembra meno grave del previsto e martedì mattina alle 11 ha chiamato addirittura la moglie per dirgli come stavano andando le cose.
Era stanco di aspettare, ma gli accertamenti erano ancora in corso. La sorpresa e le preoccupazioni sono arrivate nel pomeriggio. Dal “Santissima Trinità” hanno telefonato alla moglie e le hanno chiesto se l’uomo era tornato a casa.
La donna risponde che è in ospedale, da lunedì, che ci aveva parlato la mattina e comincia a pensare al peggio. Purtroppo la sua sensazione sarà confermata intorno alle 20. A fare la drammatica scoperta è un passante, un uomo che va a riprendere l’auto da parcheggio e vede il corpo a terra, sotto un albero.
Le ricerche, fino a quel momento, non avevano dato esito. C’era il timore che si fosse allontanato volontariamente dal pronto soccorso, in condizioni precarie di salute e magari spaesato per la patologia che aveva, ma nessuno immaginava il peggio.
L’autopsia chiarirà il motivo della morte
Immediata la telefonata dei familiari ai carabinieri, mentre dal pronto soccorso e dalla direzione sanitaria erano comunque allertate le forze dell’ordine data la particolarità del caso.
Oltre l’autopsia che dovrà chiarire le cause della morte, andrà verificato anche come sia stato possibile che il settantatreenne lasciasse la sua barella in pronto soccorso e uscisse dall’ospedale senza che nessuno se ne accorgesse se non dopo ore. Evidentemente qualcosa non ha funzionato.