Spallanzani: “Studio su plasma con San Camillo e Bambino Gesù”

Redazione
Spallanzani: “Studio su plasma con San Camillo e Bambino Gesù”
epa08200129 An exterior view of the Spallanzani infectious-diseases hospital in Rome, Italy, 07 February 2020. Italy's Higher Health Institute (ISS) has confirmed that one of 56 Italians repatriated from the Chinese city of Wuhan, the epicenter of the novel coronavirus outbreak, has tested positive for the virus. The ISS late on 06 February said in a statement that the Italian, identified as an adult male aged 30-40, is currently being treated at Rome's Spallanzani infectious-diseases hospital. The patient has a 'modest temperature increase and conjunctival hyperaemia', the ISS said. The Italian had been quarantined along with 55 others, who were repatriated from Wuhan on Monday, in the military complex of Cecchignola, in Rome. EPA/GIUSEPPE LAMI

Spallanzani: “Studio su plasma con San Camillo e Bambino Gesù”. “E’ in atto una sperimentazione sull’utilizzo del plasma iperimmune da pazienti convalescenti post-Covid-19”. Lo comunica l’istituto nazionale per le malattie infettive (Inmi) ‘Lazzaro Spallanzani’ di Roma, nel suo bollettino quotidiano.

Precisando che la sperimentazione avviene “d’intesa con l’Unità operativa di Ematologia dell’ospedale San Camillo e il Dipartimento di Oncoematologia e Terapia cellulare e genica dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma”.

Aifa: “Sul plasma enorme confusione e polemiche ad hoc”

“Sulla plasmaterapia contro Covid-19 c’è stata una enorme confusione, qualcuno ha creato polemiche anche ad hoc, mi si consenta la non diplomazia”. Lo ha affermato Nicola Magrini, direttore generale dell’Aifa (Agenzia italiana del farmaco), intervenendo in conferenza stampa all’Istituto superiore di sanità (Iss).

“Abbiamo voluto estendere a livello nazionale – ha spiegato – lo studio già approvato a Pisa di cui è stato scelto il disegno, prima trasferito a 3 Regioni e poi a tutte. Il compito di Aifa è di favorire la ricerca, centralizzare. Comprendo poco gli ‘acuti’ di questi giorni, forse sono gli ultimi che derivano dai giorni scorsi.

Per ora è emersa una riduzione del 40% dell’endpoint primario che riguardava mortalità e aggravamento, ma sono analisi precoci. Lo studio di Pisa su 70 pazienti è stato ampliato ma il reclutamento in questa fase è in calo a causa della forte riduzione del numero di pazienti. Molti studi potrebbero non essere conclusi per questo motivo”, ha concluso.

Speranza: “Dati incoraggianti, ma partita non è vinta”

“I dati del monitoraggio sono al momento incoraggianti. Ci dicono che il Paese ha retto bene le prime aperture del 4 maggio. Ma guai a pensare che la partita sia vinta. Serve massima cautela. Basta poco a vanificare i sacrifici fatti finora”.

Lo sottolinea il ministro della Salute, Roberto Speranza, commentando i dati della Cabina di regia sulla diffusione di Covid nel nostro Paese, illustrati dall’Istituto superiore di sanità.

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