Spara e uccide la moglie: fermata una guardia giurata

Redazione
Spara e uccide la moglie: fermata una guardia giurata

Spara e uccide la moglie: fermata una guardia giurata. È stato fermato dalla polizia poco dopo l’omicidio la guardia giurata di 50 anni che questo pomeriggio ha ucciso la moglie raggiunta da diversi colpi d’arma da fuoco.

Il femminicidio si è consumato nell’appartamento della coppia, in corso Novara 87, a Torino, nel quartiere Barriera. Sul posto sono giunti immediatamente i soccorritori del 118 insieme con gli agenti di polizia.

Purtroppo, nonostante l’intervento tempestivo dei soccorritori, per la donna non c’era ormai più nulla da fare. I due coniugi si erano separati da qualche mese, ma l’uomo viveva nello stesso condominio.

Stando alle prime informazioni trapelate sembra che l’uomo, Massimo Bianco, guardia giurata di 50 anni, originario di Brindisi, abbia esploso almeno cinque colpi di pistola contro la moglie, 48 anni, uccidendola.

La coppia era separata

Non è chiaro se l’omicidio sia avvenuto al culmine di un litigio, ma sembra che i rapporti tra i due fossero piuttosto tesi ultimamente. La coppia, infatti, era si era separata da alcuni mesi; ma l’uomo era rimasto a vivere nello stesso condominio per restare vicino ai figli, di 25 e 16 anni.

L’allarme è scattato nel primo pomeriggio di oggi venerdì 7 maggio quando è stato richiesto l’intervento della polizia in corso Novara a Torino, periferia nord della città. A richiedere l’intervento delle forze dell’ordine sono stati i vicini della coppia.

Sul posto sono giunti gli agenti di polizia che hanno immediatamente arrestato l’uomo che dopo il delitto è rimasto sul luogo dellìomicidio, mentre i soccorritori hanno provato a rianimare la donna.

Purtroppo, però, senza successo: soccorsa agonizzante dall’equipaggio dell’ambulanza, è spirata prima dell’arrivo in ospedale. “L’avevo vista dieci minuti prima – racconta in lacrime un’amica, parrucchiera in un negozio vicino.

L’avevo salutata mentre rientrava a casa con le borse della spesa. Poi ho sentito i colpi di pistola”. La pistola, regolarmente detenuta, è ora sotto sequestro. Ancora, purtroppo, dobbiamo registrare un altro femminicidio. Una scia di sangue che non si ferma,

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