Spazio: la NASA vuole tornare sulla Luna grazie ad una nuova tuta

Redazione
Spazio: la NASA vuole tornare sulla Luna grazie ad una nuova tuta
Kristine Davis, a spacesuit engineer at NASA’s Johnson Space Center, wearing a ground prototype of NASA’s new Exploration Extravehicular Mobility Unit (xEMU), is seen during a demonstration of the suit, Tuesday, Oct. 15, 2019 at NASA Headquarters in Washington. The xEMU suit improves on the suits previous worn on the Moon during the Apollo era and those currently in use for spacewalks outside the International Space Station and will be worn by first woman and next man as they explore the Moon as part of the agency’s Artemis program. Photo Credit: (NASA/Joel Kowsky)

L’amministratore della NASA, Jim Bridenstine, vuole che gli astronauti statunitensi tornino sulla Luna entro il 2024. Per confermare il suo impegno e quello della sua agenzia Bridenstine ha presentato i primi prototipi delle tute che un giorno saranno utilizzate dagli astronauti per le loro escursioni sul suolo lunare.

La nuova tuta si chiama xEMU (Exploration Extravehicular Mobility Unit). Può essere considerata un’evoluzione delle tute che attualmente gli astronauti utilizzano per le loro attività extraveicolari, o più semplicemente “passeggiate spaziali”, all’esterno della Stazione Spaziale Internazionale.

La NASA ha spiegato che le nuove xEMU comporteranno meno complicazioni per quanto riguarda le taglie, potendosi adattare alla quasi totalità degli astronauti senza particolari problemi. Non tutti gli analisti sono ancora convinti sull’effettiva versatilità del nuovo sistema, visti i precedenti con EVA annullate o rinviate per la mancanza di tute adatte all’interno della Stazione Spaziale Internazionale.

I prototipi presentati dalla NASA sono un notevole passo avanti rispetto alle simulazioni al computer presentate finora, ma il lavoro da fare prima di averne modelli completamente funzionanti è ancora lungo. I progettisti e gli ingegneri incaricati del progetto avranno tempo fino al 2021 per perfezionarle, e per decidere come collocare al loro interno tutte le strumentazioni necessarie per renderle sicure. Poi inizierà la fase di test per verificarne la resistenza,

La NASA confida di avere tempo per eseguire i test delle nuove tute all’esterno della Stazione Spaziale Internazionale. Gli astronauti potrebbero utilizzarle al posto delle classiche tute, verificandone le funzionalità. I responsabili del progetto hanno comunque chiarito che i test aggiuntivi in orbita sono opzionali e che potrebbero essere cancellati, nel caso in cui non ci fosse tempo a sufficienza.

I primi a camminare sulla Luna

Gli astronauti che camminarono sulla Luna, a cominciare da Neil Armstrong e Buzz Aldrin nel 1969, riuscirono a eseguire buona parte dei compiti e degli incarichi con le loro tute, ma segnalarono comunque di avere avuto qualche problema a causa delle polveri lunari, estremamente sottili e volatili, che tendevano a infilarsi nelle giunture e in altre parti delle loro tute.

Le nuove xEMU sono state progettate per evitare questi imprevisti: non hanno cerniere e cavi esposti, e tutti gli altri componenti esterni sono sigillati. Una volta completate, le tute potranno resistere alle forti escursioni di temperatura sulla Luna, mantenendo una temperatura costante al loro interno anche nei passaggi dalle minime di circa -150 °C alle massime di oltre 120 °C.

Quando la Nasa tornerà sulla Luna?

Attraverso il suo vicepresidente Mike Pence, Trump ha imposto alla NASA di tornare sulla Luna entro il 2024. Attualmente l’ente spaziale è indietro su buona parte dei fronti: non c’è ancora un sistema di trasporto completo e potente a sufficienza per raggiungere la Luna. Manca il veicolo spaziale per compiere l’allunaggio e non sembrano esserci risorse economiche sufficienti per portare avanti il progetto. Trump ha chiesto al Congresso 1,6 miliardi di dollari in più per la NASA il prossimo anno da dedicare ad Artemis, ma non è detto che i fondi siano concessi.

E proprio per contenere i costi, la NASA vuole costruire solamente un paio di xEMU che potranno essere utilizzate per il primo viaggio lunare del 2024. In seguito, la costruzione e il mantenimento delle tute saranno affidati ad aziende private, verso le quali l’agenzia spaziale ha grandi aspettative, e non solo per le sue xEMU. La NASA confida infatti di affidare molte delle attività e delle responsabilità per le esplorazioni spaziali con esseri umani ai privati, aumentando le iniziative in appalto che del resto ha sempre condotto nel settore. Non ci resta che attendere il 2024, e potremo assistere ad altre passeggiate sulla Luna.

  •  

Redazione

La redazione de L'inserto, articoli su cronaca, economia e gossip

Modifica le impostazioni GPDR