Specchia: cadavere di Vincenzo Scupola trovato nel pozzo

Redazione
Specchia: cadavere di Vincenzo Scupola trovato nel pozzo

Specchia: cadavere di Vincenzo Scupola trovato nel pozzo. Il cadavere di un anziano di 79 anni Vincenzo Scupola, di Specchia, in provincia di Lecce, è trovato nel primo pomeriggio di oggi dentro una cisterna, nelle campagne intorno a Specchia, nel capo di Leuca.

In una località che sorge nei pressi della strada provinciale 374 che collega Taurisano a Miggiano. Sul posto, nei pressi di strada comunale Fontanelle, sono arrivati gli agenti di polizia del commissariato di Taurisano. Ed è spettato proprio a loro il rinvenimento, che non è stato certo casuale.

Sarebbe stato ucciso al culmine di una lite e poi gettato in un pozzo. È la macabra scoperta effettuata in tarda mattinata a Specchia, nel Capo di Leuca, dove il cadavere di Vincenzo Scupola è trovato all’interno di una vasca per la raccolta delle acque piovane in un podere situato lungo la strada comunale San Demetrio.

L’uomo avrebbe litigato con il fratello, più piccolo di 10 anni,  in una località che sorge nei pressi della strada provinciale 374 che collega Taurisano a Miggiano.

La segnalazione di un cittadino

La segnalazione al 113 è di un cittadino che avrebbe visto quella che potrebbe essere apparsa come la parte finale di una violenta lite. Ovvero, il corpo esanime di un uomo, sangue tutto intorno, e la sagoma di un altro soggetto armato di un bastone. Una versione che deve ovviamente ora essere vagliata con molto scrupolo.

Il pubblico ministero sta ascoltando proprio il congiunto, che presentava a sua volta segni evidenti di una colluttazione. Stando alle ricostruzioni il 79enne sarebbe colpito alla testa a bastonate, come raccontato dal testimone che ha chiesto l’intervento della Polizia sul posto.

Il colpo in testa infatti è riscontrato, secondo la prima ispezione cadaverica alla quale è sottoposto Vincenzo Scupola. Non è chiaro se la vittima sia stata gettata nel pozzo dal fratello o se sia caduto dopo l’aggressione nel tentativo di lavare il sangue dalla testa. Le frizioni tra i due fratelli erano comunque note.

Sul posto, un podere che evidentemente l’anziano curava, tanto da essere ritrovato ancora per strada, fermo ai margini di un muretto, un trattore, oltre ai poliziotti (che hanno richiesto l’intervento della scientifica per i rilievi) sono intervenuti carabinieri.

Poi, vigili del fuoco del distaccamento di Tricase, il pubblico ministero di turno presso la Procura di Lecce, Simona Rizzo, il medico legale, per una vicenda che ha fin da subito assunto i contorni di un vero e proprio giallo.

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