Stato islamico: “Allah ha punito l’Occidente con il Coronavirus”
Stato islamico: “Allah ha punito l’Occidente con il Coronavirus”. La giustizia divina si è palesata in tutta la sua forza distruttiva. La pandemia è la vendetta di Allah contro coloro che hanno combattuto contro lo Stato islamico e che continuano ad uccidere i musulmani. È quanto ha dichiarato Abu Hamza al-Qurashi. Portavoce dell’organizzazione terroristica, in un messaggio audio diffuso pochi minuti fa da al-Furqan Media.
Stato islamico, il ruolo della Fondazione Al-Furqan
24 ore prima di pubblicare l’audio, al-Furqan Media, ala mediatica dello Stato islamico, ha annunciato secondo procedura l’imminente diffusione di un nuovo messaggio. Al-Furqan Media è l’ala mediatica del gruppo. Responsabile della diffusione dei monologhi audio della leadership dell’organizzazione terroristica. La Fondazione al-Furqan risponde direttamente alle principale figure del movimento.
Il ruolo di Bank al-Ansar
Nelle ultime 24 ore, il canale Bank al-Ansar con la sua Media Invasion Brigade (lanciata ad aprile dello scorso anno) ha intensificato la sua attività per la creazione di nuovi account sulle principali piattaforme web. La Media Invasion Brigade si riferisce alla jihad mediatica. Sfruttare, cioè, le diverse piattaforme social per amplificare i messaggi ufficiali dell’organizzazione terroristica.
Bank al-Ansar consente agli utenti di ignorare la registrazione richiesta per aprire nuovi account. Garantendo un ventaglio di profili pronto uso. Bank al-Ansar, quindi, fornisce agli utenti account nuovi e relativi codici di accesso. In questo modo i jihadisti aggirano le impostazioni di sicurezza delle piattaforme social. “Saltando” da un account all’altro ed alimentando la diffusione dei contenuti.
A vantaggio di una persistenza temporale e profondità strategica digitale. Annunciando la diffusione di un messaggio audio, lo Stato islamico ha sfidato nuovamente i protocolli di sicurezza delle piattaforme social e video sharing. Facendo leva sulla “stupidità dei crociati”.
I dettagli del file audio
L’Mp3 da 73,3 Mb ha una durata di 39 minuti e 35 secondi. Il file è stato scaricato in tempo reale da uno dei numerosi account creati per l’occasione dalla Bank al-Ansar. Impossibile stabilire con esattezza quando sia stato registrato il messaggio. Tuttavia possiamo affermare con certezza che la voce sia di Abu Hamza al-Qurashi. Nuovo portavoce dello Stato islamico. Nella locandina del messaggio lo Stato islamico scrive “Lo sceicco Al-Muhajir Abi Hamza Al-Qurashi (che Dio Onnipotente lo preservi)”.
Il messaggio audio è stato letto da Abu Hamza al-Qurashi
Abu Hamza al-Qurashi è il successore di Abu al-Hassan al-Muhajir, definito come “ministro ed assistente di al-Baghdadi”. Figura di spicco dell’organizzazione terroristica, Abu al-Hassan al-Muhajir è stato presentato su Al-Furqan il 5 dicembre del 2016. Abu al-Hassan al-Muhajir era l’erede di Abu Mohammad al-Adnani, eliminato in un raid aereo statunitense il 30 agosto del 2016. Al-Muhajir, la cui vera identità è ancora oggi sconosciuta, non possedeva la preparazione ed il carisma del suo predecessore. Fino ad oggi non esistono foto, video ed informazioni su Abu al-Hassan al-Muhajir. Quello di oggi è il terzo messaggio audio letto dal nuovo portavoce. Il primo messaggio audio di bu al-Hassan al-Muhajir risale 31 ottobre scorso. ll secondo è stato diffuso il 27 gennaio scorso.
Stato islamico: Il Coronavirus è la vendetta di Allah
Abu Hamza al-Qurashi affronta subito l’argomento Coronavirus, confrontando la pandemia con la campagna della Coalizione internazionale contro lo Stato islamico e le popolazioni che vivevano nel califfato. Come al-Qaeda, lo Stato islamico si rallegra del danno economico provocato dal virus in Occidente.
“La pandemia è la vendetta di Allah. Tutti i potenti del mondo dovrebbero fare tesoro di questa terribile lezione e temere Allah. La giustizia divina si è palesata in tutta la sua forza distruttiva. Il Covid è la vendetta di Allah contro coloro che hanno combattuto contro lo Stato islamico e che continuano ad uccidere i musulmani. La pandemia ha confermato ancora una volta l’ipocrisia dei tiranni occidentali che affermano di volere proteggere la salute pubblica, mentre trattengono in prigione centinaia di migliaia di musulmani.
La pandemia ha messo a nudo l’ipocrisia di quei tiranni che hanno chiuso le moschee pur continuando ad alimentare quei luoghi di dissolutezza (le prigioni). Il mondo ed i paesi musulmani sono sull’orlo di grandi cambiamenti. Abu Ibrahim (il riferimento è ad Abu Ibrahim al-Hashimi al-Qurayshi, califfo dello Stato islamico), rinnova il suo invito nel continuare ad organizzare operazioni per liberare i prigionieri ovunque essi si trovino”.
Negli ultimi tre mesi lo Stato islamico ha ricalibrato costantemente la sua narrativa apocalittica per il Covid. Per lo Stato islamico il Coronavirus nasceva, inizialmente, come punizione divina per colpire il governo cinese reo di aver oppresso la minoranza musulmana uigura.
Pianificare nuovi attacchi
Lo Stato islamico ha poi invitato i suoi seguaci nel pianificare nuovi attacchi sfruttando il contesto venutosi a creare, sulla scia degli attentati avvenuti in Europa in passato. L’organizzazione terroristica, che ha anche pubblicato la guida sanitaria “Direttive della Sharia per affrontare le epidemie”, ha successivamente ricalibrato la sua narrativa, invitando i musulmani a non intraprendere viaggi internazionali, Europa inclusa, che avrebbero potuto portare alla diffusione del COVID-19 nelle terre dei musulmani.
Abu Hamza al-Qurashi critica (non è la prima volta) l’accordo di pace di Doha, definito come una “copertura per rafforzare l’alleanza tra i talebani apostati ed i crociati, manteniamo la capacità e la forza per colpire i nostri obiettivi in Afghanistan e Pakistan”. Diversi, poi, gli attacchi ad al Qaeda e contro le operazioni di quest’ultima nell’Africa occidentale. Fonte Ilgiornale.it