Stefano Tacconi a Verissimo: “Credevo di essere immortale…”

Redazione
Stefano Tacconi a Verissimo: “Credevo di essere immortale…”
Stefano Tacconi a Verissimo

Stefano Tacconi ha recentemente fatto ritorno a casa dopo aver trascorso diversi mesi tra ospedali e riabilitazione. A seguito di un aneurisma che lo ha fatto cadere in coma per un periodo superiore a un mese.

L’ex portiere ha visto la sua vita cambiare drammaticamente e, in un’intervista a Verissimo, ha raccontato l’esperienza che lo ha visto protagonista. Seduto sulla sedia a rotelle, dimagrito ma con un’intensità negli occhi che trasmette la voglia di vivere. Stefano Tacconi si commuove ripensando a un momento difficilissimo che è riuscito a superare.

“Pensavo di essere immortale, ma c’è sempre qualcosa che può accadere” racconta l’ex portiere durante l’intervista. “E’ stato davvero duro, ma sono stato fortunato a avere mio figlio con me in macchina quel giorno”. Inevitabilmente, il ritorno a casa non è facile per Tacconi. Durante l’intervista, l’ex portiere non può trattenere le lacrime quando l’emotivo ricordo di come è stato accolto dai suoi cani acuisce la sua fragilità emotiva.

Il servizio, che ricostruisce i difficili mesi vissuti dall’ex portiere e il rischio di vita cui è stato esposto. Trasmette un messaggio forte sulle conseguenze che un’anomalia improvvisa può avere sulla vita di una persona, soprattutto se essa è un atleta professionista. Comunque, Stefano Tacconi ha dimostrato di essere una combattente nato, facendo ritorno a casa con estrema gratitudine per quella che è la sua famiglia e la vita che ha recuperato.

Il 23 aprile, giorno del compleanno della sua amata moglie, l’ex portiere è colto da un terribile aneurisma che ha cambiato per sempre la sua vita e quella dei suoi cari. Con parole commoventi, Stefano Tacconi ha descritto il momento in cui si è accorto che qualcosa non andava per il verso giusto

Le parole di Stefano Tacconi a Verissimo

“Ero esausto, dovevo capire che il mio corpo non funzionava correttamente. Soffrivo del solito mal di testa, ma mai avrei immaginato che ci fosse un problema al mio cervello”. E poi, il buio. “Ho perso molte cose in questi mesi. Sono stato privato di momenti importanti, come il matrimonio di mia nipote e il diciottesimo compleanno di mia figlia, ma sono ancora qui, vivo e questo è ciò che conta”.

La conduttrice ha chiesto al signor Tacconi qual è la fase più difficile dello scorso periodo e lui ha risposto senza esitazione. “Dopo i primi giorni, di cui non ho memoria a causa del coma, sicuramente la riabilitazione è la parte più ostica. Nonostante abbia fatto sport per molti anni, ho dovuto ricominciare da zero: ho dovuto apprendere nuovamente come camminare, parlare e così via.

Sono stato assistito dal personale medico dell’ospedale Don Gnocchi. E mia moglie, devota a Padre Pio, mi ha prenotato una vacanza presso il suo santuario a San Giovanni Rotondo. Ringrazio infinitamente i medici, gli infermieri e i fisioterapisti per essermi stati accanto e per avermi fatto lavorare duramente per quattro mesi. Il percorso è stato estremamente impegnativo”.

Che spirito anima il tuo giorno?

L’ex portiere Stefano Tacconi si trova di fronte ad una dura lotta contro un’emorragia; tuttavia, non riesce a stare fermo essendo uno spirito attivo. La sua famiglia è il grande sostegno in questo percorso di recupero. Dalla donna della sua vita, che ha dovuto affrontare durissime parole dai medici, al figlio Andrea che era lì al momento del malore e ha saputo aiutare il padre. Ma è la moglie a rimanere saldamente al suo fianco, facendo sentire la sua forza in un momento così delicato.

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