Suicidio assistito: Laura Santi è morta a casa sua

La giornalista 50enne ha posto così fine alle sue sofferenze dovute alla sclerosi multipla. Le ha portato supporto l'Associazione Luca Coscioni

Redazione
Suicidio assistito: Laura Santi è morta a casa sua

Suicidio assistito: Laura Santi è morta a casa sua. La giornalista 50enne ha posto così fine alle sue sofferenze dovute alla sclerosi multipla. Le ha portato supporto l’Associazione Luca Coscioni.

Laura Santi, giornalista 50enne di Perugia affetta da sclerosi multipla progressiva, ha deciso di porre fine alla propria vita attraverso il suicidio medicalmente assistito.

Laura, attivista e consigliera dell’Associazione Luca Coscioni, ha ottenuto l’autorizzazione all’accesso a questa procedura da parte della Asl Umbria 1 dopo una lunga battaglia legale durata oltre due anni e mezzo.

Il marito Stefano è stato al suo fianco durante tutto il percorso

Poche ore prima di morire, Laura ha lasciato un messaggio in cui esprimeva la propria libertà di scelta e la volontà di essere ricordata, sottolineando il sollievo dalla sofferenza che il suicidio assistito le avrebbe garantito.

Il caso ha riportato al centro del dibattito pubblico italiano il tema del fine vita, evidenziando la necessità di una legge chiara e uniforme che regolamenti il suicidio assistito.

La procedura è stata possibile grazie a una reinterpretazione dell’articolo 580 del codice penale da parte della Corte costituzionale, con il personale medico e infermieristico coinvolto su base volontaria.

Questa vicenda sottolinea l’urgenza di una normativa che tuteli i diritti dei pazienti affetti da malattie terminali o gravemente invalidanti, garantendo loro la possibilità di scegliere con dignità la fine della propria vita.

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