Superbonus 110%: le banche anticipano il credito fiscale

Redazione
Superbonus 110%: le banche anticipano il credito fiscale

Superbonus 110%: le banche anticipano il credito fiscale. I principali istituti di credito hanno predisposto servizi e prodotti finanziari dedicati per usufruire in modo rapido delle agevolazioni fiscali (Superbonus 110%) previste Decreto Rilancio per chi sostiene la riqualificazione energetica e sismica degli immobili o il miglioramento della classe energetica o degli standard sismici nel corso degli anni 2020 e 2021.

In questo modo gli istituti di credito mettono subito a disposizione dei richiedenti, sotto forma di liquidità, l’importo del credito fiscale per consentire di iniziare i lavori anche a chi attualmente non ha la disponibilità necessaria.

Cosa prevede il Decreto Rilancio

Il Decreto Rilancio prevede che gli italiani possono optare, in luogo dell’utilizzo diretto della detrazione spettante in sede di dichiarazione dei redditi relativa all’anno di riferimento delle spese, alternativamente per:

– trasformare l’importo in credito d’imposta che potrà poi essere ceduto a istituti di credito;

– ottenere un contributo sotto forma di sconto in fattura sull’importo dovuto all’impresa, fino a un importo massimo pari al corrispettivo dovuto.

L’impresa a sua volta ha la possibilità di cedere poi il credito di imposta acquisito a banche e altri intermediari finanziari.

Con queste due modalità gli istituti di credito possono anticipare l’importo del bonus fiscale, consentendo di finanziare i lavori anche a chi attualmente non ha la disponibilità degli importi necessari.

Cosa propone Unicredit

Tra i primi istituti a predisporre delle misure ad hoc dedicate ai clienti interessati all’eco-bonus e al sisma-bonus si c’è UniCredit le cui offerte articolano in due modalità.

La prima, dedicata ai condomìni e ai proprietari degli immobili, prevede che il cliente potrà cedere i crediti fiscali alla banca, attivando una linea di credito o un finanziamento dedicati in attesa che tali crediti arrivino a maturazione.

In questo caso il controvalore della compravendita del credito fiscale permetterà l’estinzione diretta della linea concessa.

La seconda opzione prevede, ai condomìni e ai proprietari degli immobili, di ottenere dall’impresa edile che svolge i lavori lo sconto in fattura.

In questo caso saranno le imprese incaricate di eseguire i lavori di riqualificazione degli edifici a potersi rivolgere a UniCredit chiedendo la cessione dei futuri crediti, attivando una linea di credito dedicata che si chiuderà alla maturazione dei crediti fiscali.

Ecco le condizioni economiche proposte da Unicredit

Esempio:
 1/9 sottoscrizione impegno a cedere i futuri crediti fiscali alla banca, che si impegna ad acquistarli.

30/11 maturazione e cessione dei crediti fiscali sorti a seguito di asseverazione che certifica il raggiungimento di almeno il 30% dei lavori; con acquisto da parte della Banca e versamento del relativo controvalore sul conto corrente dedicato del cliente presso la banca
.

15/1 maturazione e cessione dei crediti fiscali derivanti dal raggiungimento del 60% di lavori con acquisto da parte della Banca e versamento del relativo controvalore sul conto corrente dedicato del cliente presso la banca
.

1/3 maturazione e cessione dei crediti fiscali residui a fine lavori, a seguito di avvenuta validazione del rispetto di tutti i requisiti previsti dalla normativa, con acquisto da parte della Banca e versamento del relativo controvalore sul conto corrente dedicato del cliente presso la banca

Intesa San Paolo

Anche Intesa Sanpaolo prevede l’acquisto dei crediti di imposta dei contribuenti.

Sia nella forma diretta sia attraverso la cessione alle aziende; restituendo in questo modo quella liquidità necessaria al sistema per sostenere gli interventi di riqualificazione.

Il prodotto di Intesa Sanpaolo è riservato a persone fisiche al di fuori dell’esercizio di attività di impresa, arti e professioni. Nel caso di interventi su singole unità immobiliari nel massimo di due per singolo proprietario.

Condomìni (nel caso di lavori sulle superfici comuni come la realizzazione del cappotto termico, l’installazione d’impianti fotovoltaici o la sostituzione della caldaia).

In qualità di Consumatore, il Condominio sottoscriverà il contratto di cessione del credito per il tramite dell’amministratore.

Sono esclusi i condomini composti esclusivamente da persone giuridiche;
 istituti autonomi case popolari (Iacp); cooperative edilizie di abitazione a proprietà indivisa;
 enti del terzo settore iscritti nei pubblici registri (Onlus, Organizzazioni di volontariato, Aps);
 associazioni e società sportive dilettantistiche (per lavori sugli immobili adibiti a spogliatoi).

Anche gli altri istituti di credito italiani stanno predisponendo delle offerte per permettere agli italiani di beneficiare di questa importante iniziativa.

“Abbiamo in programma di lanciare nelle prossime settimane un’offerta dedicata alla cessione del credito per il Super Ecobonus 110%”, fanno sapere da Credem. Anche Banco BPM sta lavorando ad un pacchetto di soluzioni.

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