Taranto: Balla in discoteca a Genova e torna con il Coronavirus

Redazione
Taranto: Balla in discoteca a Genova e torna con il Coronavirus

Taranto: Balla in discoteca a Genova e torna con il Coronavirus. Sono stati accertati due nuovi casi positivi al Covid-19 a Taranto.

È quanto riferisce il Bollettino epidemiologico regionale nel giorno della nuova impennata nella regione dove sono stati registrati 49 casi positivi su 3.272 test.

Salgono a +296 i casi.

I dei due casi riferiti a Taranto fanno ufficialmente salire il numero complessivo dei contagi a 296 casi.

Il primo caso è un uomo ricoverato in un’altra regione.

Stefano Rossi, direttore generale dell’Asl Ta, in merito ad un particolare paziente afferma: «È un cittadino della Provincia attualmente ricoverato in un ospedale di un’altra Regione».

Questa dichiarazione lascia intuire che potrebbe trattarsi del paziente di cui aveva parlato il giorno prima il sindaco Parisi di Ginosa.

Informato dalle autorità sanitarie, in una nota Parisi aveva precisato di un ginosino rientrato dall’estero e ricoverato presso l’ospedale di Matera.

La ragazza 21enne tornata da una discoteca ligure.

Sul secondo caso circolano, invece, alcune fondanti indiscrezioni. Potrebbe infatti trattarsi di una ragazza 21enne residente a Taranto.

Che, appena avvertiti i classici sintomi da contagio, avrebbe subito richiesto il soccorso dei sanitari del 118. La ragazza era reduce da un viaggio a Genova e lì, precisamente in una discoteca, avrebbe contratto il virus.

Dopo gli esiti del tampone risultato positivo, è stata trasferita alla Covid-station dell’ospedale Moscati per esami più dettagliati.

L’età media degli infetti si abbassa.

Con la positività di questa giovane paziente, pare, dunque abbassarsi anche a Taranto l’età media dei pazienti Covid in questa nuova fase dell’epidemia.

Sempre più giovani sono infatti esposti a pericolosi contatti, per lo più reduci da vacanze in Paesi con una diffusione maggiore del virus.

In merito a questo, il presidente nazionale della Società italiana dei Sistemi 118, Mario Balzanelli, quotidianamente impegnato all’osservazione dei casi al Moscati, sottolinea:

«Premettendo che è ancora necessario osservare più casi, ma comparando i covid visti in fase 1 con quelli visti in fase 2, il dato che balza all’osservazione è quello relativo ai livelli di vitamina D, bassissimi nei covid di fase 1 ed ora tutti molto più alti»

Il pericolo dell’esposizione ai raggi solari.

«E questo – aggiunge Balzanelli- si correla con le situazioni cliniche, le prime gravissime rispetto alle attuali forme clinicamente più leggere. C’è, quindi, probabilmente anche una correlazione con l’esposizione al sole ed ai raggi solari».

L’osservazione non riguarda solo i livelli di vitamina D ma anche la conformazione dei linfociti.

“Con le unità operative dell’Ematologia stiamo anche studiando i linfociti, cellule sentinella del sistema immunitario. Nelle forme estreme, Covid colpisce i linfociti ed i pazienti presentano una linfocitopenia severa con bassissime quote di linfociti circolanti. Le forme più leggere hanno, invece, un numero di linfociti maggiori.”

“Quindi, ancora non sappiamo perché i bambini siano risparmiati. Lo capiremo quando avremo capito bene come il sistema immunitario degli adulti e quello dei bambini interagisce con il Covid. Sin d’ora, possiamo dire che l sistema immunitario dei bambini appare maggiormente idoneo a fronteggiare la malattia“.

Alessandro Pallavicini

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