Taranto, paura nel duomo: brandisce crocifisso e terrorizza i fedeli
Taranto, paura nel duomo: brandisce crocifisso e terrorizza i fedeli. È entrato in chiesa come un fedele qualsiasi, si è inginocchiato davanti all’altare e poi ha dato in escandescenza.
È quanto accaduto ieri nella chiesa di San Cataldo, il duomo di Taranto. Protagonista della vicenda un cittadino di origini irlandesi.
Il suo nome è Denis Gerard Corcoran, ha 48 anni ed è stato arrestato dagli agenti di polizia con le accuse di resistenza e minaccia aggravata.
L’episodio è accaduto di mattina, in pieno centro storico, mentre la chiesa era gremita di fedeli e turisti.
Che ammiravano la costruzione di epoca bizantina e la cappella al suo interno che conserva le reliquie del santo tra madreperle e lapislazzuli.
L’uomo si è inginocchiato davanti all’altare maggiore, come detto, con un crocifisso tra le mani e ha iniziato ad urlare intimorendo i presenti che a quel punto sono stati costretti ad uscire dal duomo temendo il peggio.
Presente sul posto il sacrestano della chiesa che ha subito capito la gravità della situazione e ha chiamato il 113 chiedendo aiuto.
All’arrivo degli agenti di polizia l’uomo ha raggiunto l’altare superiore nella cappella del Santissimo Sacramento.
E ha iniziato ad inveire ad alta voce nei confronti delle forze dell’ordine minacciandoli. Ha iniziato a brandire il crocifisso che aveva tra le mani.
E ha delirato dicendo frasi sconnesse tra loro e spostando i banchi della chiesa, probabilmente per impedire agli agenti intervenuti sul posto di avvicinarsi a lui.
I poliziotti sono intervenuti con professionalità riportando l’uomo alla calma fino ad immobilizzarlo.
In seguito lo hanno portato all’esterno della Basilica. L’irlandese è stato, così, condotto nella questura di Taranto dove ha continuato a farneticare contro gli uomini in divisa.
Dall’identificazione è emerso che il 48enne irlandese non è nuovo ad episodi di questo genere. Già a settembre scorso, ha avuto un comportamento violento nei confronti dei poliziotti addetti al controllo rifiutandosi di dar loro il suo nominativo.
Non è l’unico caso.
Domenica scorsa, a Roma, un uomo di 46 anni di origini pugliesi, nella chiesa di Santa Maria di Vianney, ha provato a sradicare il crocifisso e ha sferrato un pugno al parroco.
In questo caso, però, l’uomo è stato portato fuori dal luogo di culto dallo stesso prete e da un suo collaboratore.
Una volta fuori sono arrivati gli agenti di polizia che sono stati minacciati dal 46enne che è stato bloccato e portato negli uffici della polizia. Fonte IlGiornale