Tassi mutui +3,3% ad agosto: come cambia il budget familiare con redditi medio-bassi

Il rialzo storico del tasso medio rischia di intaccare centinaia di euro al mese: ecco come adeguare le proprie finanze.

Redazione
Tassi mutui +3,3% ad agosto: come cambia il budget familiare con redditi medio-bassi
Credit : Foto di Oleksandr Pidvalnyi da Pixabay

Ad agosto 2025 il tasso medio dei mutui per l’acquisto di casa è salito al 3,31%, secondo i dati dell’Associazione Bancaria Italiana. Un valore che non si vedeva da mesi e che riporta l’incubo caro-rata nelle famiglie italiane, soprattutto quelle con redditi medio-bassi. Quanto costa davvero questo aumento? E quali strumenti possono ridurre l’impatto sul portafoglio familiare?

Mutui alle stelle: cosa significa il +3,3% per le famiglie italiane

L’ABI ha confermato che il tasso medio dei mutui a luglio era già al 3,25%, salito al 3,31% in agosto 2025. Un incremento apparentemente contenuto, ma che in termini pratici pesa moltissimo su chi ha sottoscritto un mutuo a tasso variabile.

Per capire la portata del problema basta un esempio: un mutuo da 150.000 euro a 25 anni, acceso con tasso variabile nel 2023, oggi costa in media 210-250 euro in più al mese rispetto a due anni fa. Questa differenza, moltiplicata per dodici mesi, porta a un salasso che supera i 2.500 euro l’anno.

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Nord vs Sud: quali aree più penalizzate secondo ABI e ISTAT

Secondo l’ISTAT, nel Nord Italia i mutui medi superano spesso i 180.000 euro. Con un tasso al 3,3%, la rata media può arrivare a 950-1.000 euro mensili, pari al 40% del reddito medio di una famiglia con due stipendi.

Al Sud la situazione è diversa: i mutui medi si fermano intorno ai 110-120.000 euro. Le rate sono più basse, ma il problema è che i redditi medi sono inferiori del 25-30%. Questo significa che anche una rata da 550-600 euro incide in maniera proporzionalmente più pesante sul bilancio familiare.

Quando la rata pesa più della bolletta

Una famiglia di Napoli con un mutuo da 120.000 euro a tasso variabile spende oggi circa 580 euro al mese. Per confronto, la bolletta luce e gas media è di 150 euro. In pratica, il mutuo pesa quattro volte di più delle utenze domestiche.

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Davanti a questo scenario, le famiglie non sono senza armi. Esistono diverse strade per ridurre la rata mensile o almeno attutire i colpi dei tassi.

Surroga & rinegoziazione: come muoversi per ridurre la rata

La surroga del mutuo permette di trasferire il proprio finanziamento da una banca all’altra senza spese. Negli ultimi mesi diversi istituti hanno lanciato offerte per intercettare i clienti in difficoltà: tassi fissi al 2,7-2,9% che, pur non bassissimi, garantiscono stabilità a lungo termine.

Per un mutuo residuo di 120.000 euro a 20 anni, passare da un variabile al 3,3% a un fisso al 2,9% significa risparmiare 40-50 euro al mese, cioè 600 euro in dieci anni.

La rinegoziazione interna, invece, prevede di trattare direttamente con la propria banca. Non sempre funziona, ma con il supporto di un consulente indipendente o di un’associazione consumatori è possibile ottenere condizioni più favorevoli.

Bonus fiscali 2025: quali sono davvero utili per redditi limitati

Il governo ha confermato per il 2025 alcuni strumenti fiscali:

  • Detrazione interessi mutuo prima casa fino al 19% sugli interessi passivi, con un tetto di 4.000 euro.

  • Fondo di garanzia prima casa per giovani under 36 e famiglie numerose, che riduce il tasso di ingresso.

  • Agevolazioni regionali: alcune Regioni come Emilia-Romagna, Lombardia e Toscana offrono contributi diretti per sostenere le famiglie in difficoltà.

Difendere il bilancio familiare: tagliare spese, trovare alternative

Ridurre la rata è il primo passo, ma spesso non basta. Serve una revisione completa del bilancio familiare.

  • Verificare tutte le spese ricorrenti (abbonamenti, bollette, assicurazioni): piccole ottimizzazioni possono liberare fino a 100 euro al mese.

  • Rimodulare il mutuo allungando la durata residua: aumenta gli interessi totali, ma abbassa la rata mensile.

  • Ricorrere a strumenti di risparmio energetico: dal fotovoltaico agli elettrodomestici di classe A, che riducono le spese parallele.

Cosa fare subito se hai un mutuo in corso

Ecco una checklist pratica:

  1. Controlla sul contratto se hai penali per estinzione o surroga.

  2. Chiedi un preventivo aggiornato a due banche diverse.

  3. Simula la rata con un tasso fisso al 2,8-3% e confronta.

  4. Consulta CAF o associazioni consumatori per bonus e agevolazioni.

  5. Non aspettare: più i tassi salgono, più peggiorano le condizioni.

Il rialzo dei mutui al 3,31% non è solo una statistica: è una realtà che pesa sulla quotidianità di centinaia di migliaia di famiglie italiane. Ma con una buona informazione, strumenti di tutela e strategie di gestione, il caro-mutuo può essere affrontato senza compromettere il futuro economico.

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