Tenta di uccidere a coltellate il marito con l’aiuto dell’amante: arrestata

Redazione
Tenta di uccidere a coltellate il marito con l’aiuto dell’amante: arrestata

Tenta di uccidere a coltellate il marito con l’aiuto dell’amante: arrestata 49enne di Andria, provincia Barletta-Andria-Trani. Lo scorso 22 maggio il personale in servizio presso il Commissariato P.S. di Andria ha arrestato una donna classe 1972.

L’arresto è avvenuto in esecuzione di un’ordinanza di misura cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Trani su richiesta di questo Ufficio perchè ritenuta responsabile di tentato omicidio in concorso.

Con la stessa accusa è stata notificata la ordinanza cautelare anche a un uomo, probabilmente l’amante della donna, del 1967 già in custodia cautelare carceraria.

L’indagine prendeva le mosse da una segnalazione pervenuta in data 25.02.2021 al suddetto Commissariato di P.S. con la quale si informava l’Ufficio della presenza, presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Andria, di una guardia giurata ferita al collo con un coltello.

Tenta di uccidere a coltellate

La vittima era stata aggredita da un soggetto con il volto coperto che, dopo essersi introdotto nella sua auto dal lato passeggero, dapprima lo minacciava di morte in dialetto andriese e poi lo colpiva al collo con un coltello.

A evitare il peggio è stata la pronta reazione della vittima — che è riuscita a disarmare il suo aggressore spingendolo fuori dall’abitacolo del veicolo.

Nella colluttazione la vittima è riuscita a scoprire il volto del malfattore scoprendo la sua identità, poi mentre l’amante è fuggito la guardia giurata è riuscita a tornare a casa e poi ad andare in ospedale.

Le indagini

Le indagini ricevevano immediatamente un forte impulso e, il giorno successivo all’evento, si raccoglievano elementi decisivi a carico del responsabile dell’accoltellamento sottoposto a perquisizione domiciliare e personale.

La perquisizione si concludeva con esito positivo in quanto erano rinvenuti nella sua abitazione gli indumenti e le scarpe indossate all’atto dell’azione criminosa e che riportavano tracce ematiche.

L’uomo ammetteva le sue responsabilità escludendo l’esistenza di altri concorrenti. La successiva e meticolosa attività investigativa consentiva alla Procura della Repubblica di avanzare al Gip richiesta di misura cautelare in carcere a carico di B.T.

L’ulteriore attività di indagine; tra cui intercettazioni, analisi di materiale informatico e interrogatori del correo; forniva significativi elementi che hanno consentito di affermare l’attivo coinvolgimento nella vicenda della moglie della vittima I.R.

Relazione extraconiugale

E hanno permesso di disvelare l’esistenza di una relazione extraconiugale tra la donna — ex badante della defunta moglie dell’esecutore materiale dell’accoltellamento — e B.T.

Questa era la premessa ed il fondamento di un accordo tra i due finalizzato a liberarsi di D.M. cagionandone la morte; avendo la donna scoperto che il coniuge disponesse di un’ingente somma di denaro di cui le aveva taciuto l’esistenza costringendola; a suo dire, ad una vita di stenti e sacrifici.

I due amanti inizialmente avevano cercato di rivolgersi a terzi da incaricare per il compimento dell’azione criminosa; dietro compensazione di una somma di denaro ma, non riuscendovi, avevano concordato che B.T. agisse in prima persona.

Quest’ultimo dopo aver ricevuto dalla donna le precise indicazioni sugli spostamenti ed i turni di lavoro di D.M.; lo attendeva sotto la propria abitazione armato di coltello per dare seguito a quanto programmato.

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