Teo Mammucari contro i reality: ecco l’effetto che mi fanno
Teo Mammucari contro i reality: ecco l’effetto che mi fanno. E’ tornato da qualche settimana al timone de Le Iene, il programma di Davide Parenti che già in passato lo aveva visto nelle vesti di conduttore insieme ad Ilary Blasi.
Teo Mammucari non ha esitato a commentare in maniera molto diretta ciò che vede in televisione, tra cui anche i reality show. In un’intervista rilasciata a Libero, lo showman ha raccontato di aver sempre rifiutato le proposte di partecipare a qualsiasi programma di questo genere, spiegandone anche i motivi.
Teo Mammucari e l’avversione per i reality
I reality show sono ormai parte integrante dei palinsesti televisivi e, infatti, ogni anno vengono riproposti unicamente nella loro versione vip, a cui partecipano personaggi più o meno noti del mondo dello spettacolo.
Ma qualcuno, proprio come Teo Mammucari, ha sempre rifuggito l’idea di prendervi parte, dal momento che è una tipologia di show che non è affatto di suo gradimento.
Ci provano sempre e io li mando ogni volta affanc… è un genere che detesto: dopo 3′ che li guardo, vomito. È tutto finto, nella Casa non sanno nemmeno cosa sia il significato di amore.
Qualche collega, di cui non farò mai il il nome, mi ha detto: “Hai parlato male dei reality, ora non ti parlo più”. Risposta: “Guarda, devi gentilmente cancellare il mio numero e levarti dalle scatole”. Non posso certo cambiare opinione solo perché scontento chili conduce!”.
La conduzione de Le Iene con Belén Rodriguez
Dopo essere diventato uno dei volti più amati di Tu Si Que Vales, Teo Mammucari è tornato a vestire i panni della Iena, seppur in studio ed è stato lui a volere al suo fianco Belén Rodriguez, per la prima volta nello show di Davide Parenti.
Come ha ribadito dopo la prima puntata, il conduttore romano ha dichiarato di aver fatto lui stesso il nome della showgirl argentina: La decisione è stata di Parenti però, sì, l’idea iniziale è mia.
Belen ha gestito benissimo la conduzione di Tu si que vales, soprattutto la finale dove noi giudici non potevamo parlare. Mi sono avvicinato e le ho detto: “Se mi capita qualcosa per le mani, da fare insieme, ti chiamo.”