The Jackal nel racconto del regista Pif

Redazione
The Jackal nel racconto del regista Pif

The Jackal nel racconto del regista Pif. A Napoli non voleva venire nessuno”. È una frase cruciale per il racconto che Pif ha fatto dei The Jackal nella puntata de Il Testimone interamente dedicata al collettivo partenopeo.

Nell’episodio disponibile da pochi giorni su Sky e NOW, il regista siciliano osserva con il suo inconfondibile punto di vista la realtà; che, forse meglio di qualsiasi altra in Italia, ha saputo interpretare e sfruttare i mezzi messi a disposizione dalla rivoluzione digitale.

Dall’incontro in provincia, in una scuola a Melito, di quattro ragazzini che hanno iniziato a divertirsi con una telecamera sin da piccoli; passando per il momento della vita in cui si devono fare delle scelte, poi il cinema, l’allargamento del gruppo, le serie Tv, la risonanza nazionale.

Nella storia dei The Jackal ci sono tutti gli ingredienti narrativi che consentono di scomodare l’epica del successo arrivato dal nulla ed è quello che Pif prova a raccontare passando con loro una giornata tipica di lavoro e raccogliendo le testimonianze di chi compare in video e di chi, tutti i giorni, lavora affinché ciò accada.

Napoli al centro

E c’è proprio Napoli al centro di questa avventura, non solo per la retorica che il capoluogo campano si porta appresso, ma perché i The Jackal sono nati a Napoli e a Napoli hanno scelto di crescere.

Percorrendo lo stereotipo in direzione opposta, mai sfiorando l’idea di compiere il tradizionale pellegrinaggio che qualsiasi artista del sud minimamente ambizioso pare chiamato a compiere per cercare l’agognato successo.

Si sono imposti imponendo Napoli come una scelta naturale, ma è stata una scelta faticosa, percepita come un limite prima di diventare una leva.

Attraverso la storia dei The Jackal, in questa puntata de Il testimone scopriamo come il segreto del successo dei ragazzi (chi ha investito nell’internet quando era ancora un’ipotesi resta ragazzo per definizione) possa racchiudersi in una parola: restare.

A Napoli, appunto, anche quando i clienti del nord ritenevano imprescindibile lavorare al nord. Restare insieme, uniti, pur avendo trovato nel corso degli anni un modo per specializzarsi singolarmente.

Restare coerenti, attaccati alla convinzione che le cose si potessero fare in modo diverso, pur essendoci qualcuno sempre pronto a sostenere il contrario.

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