Tommaso Altobelli, 60 anni, muore cadendo dalla tettoia

Il drammatico episodio si è verificato a Casalnuovo di Napoli. L'idraulico è precipitato dalla tettoia di vetroresina mentre l'uomo era nel cantiere

Redazione
Tommaso Altobelli, 60 anni, muore cadendo dalla tettoia

Tommaso Altobelli, 60 anni, muore cadendo dalla tettoia. Il drammatico episodio si è verificato a Casalnuovo di Napoli. L’idraulico è precipitato dalla tettoia di vetroresina mentre l’uomo era nel cantiere.

Il corpo di un altro operaio deceduto sul lavoro è rimasto per ore sotto un lenzuolo bianco. Questa scena drammatica si è svolta tra le urla disperate dei familiari e le indagini di magistrati e carabinieri.

La vittima, Tommaso Altobelli, un idraulico sessantenne di Volla, lascia moglie e figli. La tragedia si è consumata giovedì mattina a Casalnuovo, nella zona nordest di Napoli, dove la vita di Altobelli si è spezzata al piano terra di un edificio in via Giacomo Puccini.

Camminando su una tettoia in metallo che copre l’ingresso di un garage sotterraneo, è finito su un punto debole di vetroresina. Sotto il suo peso, la struttura ha ceduto e l’operaio è precipitato da un’altezza di diversi metri, battendo la testa e perdendo la vita.

Queste sono le certezze finora note, tuttavia ci sono molti aspetti ancora da chiarire. Le indagini sono condotte dai carabinieri di Casalnuovo con la supervisione della pm Sarah Caiazzo della procura di Nola.

Le indagini degli investigatori

Gli investigatori cercano di determinare il motivo della presenza di Altobelli sul luogo, dato che non risulta né titolare né dipendente di un’impresa.

Si vocifera che fosse stato contattato dal condominio per un lavoro, ma anche questo è oggetto di ulteriori verifiche. La dinamica dell’incidente è sotto esame. Altobelli era giunto sul posto con un furgoncino bianco, parcheggiato sul retro dell’edificio.

Dopo essere sceso, aveva preso degli attrezzi e raggiunto la tettoia salendo su un muretto. Tuttavia, la presenza di una toppa di vetroresina nella tettoia è risultata fatale.

La caduta di sei metri lo ha portato alla morte, anche se non è chiaro se sia avvenuta immediatamente. Al loro arrivo, le forze dell’ordine lo hanno trovato senza vita.

Resta ancora da chiarire quale lavoro stesse effettuando l’idraulico e se la tettoia fosse regolarmente autorizzata. «Stiamo investigando anche su questo aspetto», dichiarano gli inquirenti.

La rabbia dei familiari

La situazione rimane confusa e appesantisce la rabbia dei familiari. La moglie di Altobelli, insieme ai figli, fratelli e altri parenti, era presente sul luogo dell’incidente. L’allerta è ancora alta.

Giovanni Sgambati, segretario regionale della Uil, ha lanciato un appello. «In Campania abbiamo già perso nove lavoratori in tre mesi: questa tragedia deve essere arrestata – afferma il rappresentante sindacale – Le semplici ispezioni non sono sufficienti.

E’ necessario il riconoscimento dell’omicidio colposo, un’idea che la Uil sostiene da tempo, oltre alla creazione di una Procura speciale per garantire giustizia alle famiglie delle vittime e ai lavoratori rimasti invalidi».

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