Tonino Pirastru, 76 anni è morto sul colpo. Travolto e ucciso da un furgone

Il vicino di casa è accusato di omicidio volontario: lo avrebbe travolto intenzionalmente con il furgone. Svolta l'autopsia sul corpo di Tonino

Redazione
Tonino Pirastru, 76 anni è morto sul colpo. Travolto e ucciso da un furgone

Tonino Pirastru, 76 anni è morto sul colpo. Travolto e ucciso da un furgone. Il vicino di casa è accusato di omicidio volontario: lo avrebbe travolto intenzionalmente con il furgone. Svolta l’autopsia sul corpo di Tonino.

Tonino Pirastru ha perso la vita all’istante a Liscia di Vacca. Uno dei primi dettagli emersi dall’esame autoptico condotto il 8 luglio sul cadavere del pensionato, travolto e ucciso da un furgone guidato dal suo vicino di casa.

Il medico legale ha ora trenta giorni per presentare un rapporto completo sui risultati degli esami eseguiti sul corpo del defunto. L’autopsia deve stabilire la causa e il momento della morte del settantaseienne, come richiesto dalla pubblica accusa Milena Aucone.

Indagato per omicidio volontario

Mario Masala, vicino di casa del pensionato, è indagato per omicidio volontario. Il quarantenne, originario di Sassari, è rappresentato dagli avvocati Giancarlo Frongia e Domenica Gala.

Il consulente nominato dai difensori, il medico legale Salvatore Lorenzoni, era presente anche durante l’esame necroscopico. Tardi nella serata, la salma di Tonino Pirastru è stata riconsegnata ai familiari per l’ultimo rito funebre.

L’incidente è avvenuto verso le 10:30 in viale Giovanni Maria Orecchioni a Liscia di Vacca, frazione di Arzachena, in provincia di Sassari.

Il pensionato stava lavorando sul margine della strada, non lontano dalla sua dimora. Nel frattempo, il furgone stava transitando sul lato opposto quando improvvisamente ha invaso la corsia contraria, travolgendo il settantaseienne.

Morto sul colpo

La sua morte sul colpo è stata confermata sia dagli esami autoptici che da quanto accertato successivamente. Mario Masala, interrogato immediatamente dopo l’evento, ha deciso di avvalersi del diritto di non rispondere.

La polizia stradale, incaricata dei rilevamenti e delle indagini, ha sospettato fin da subito che non si trattasse di una disgrazia ma di un atto intenzionale.

Ciò che non ha convinto gli agenti e la pubblica accusa sono state una serie di circostanze: nessun segno di frenata sull’asfalto e soprattutto le turbolente relazioni tra i due vicini di casa, con denunce reciproche.

Non ci sono ancora commenti da parte degli avvocati dell’indagato. “Attendiamo i risultati degli accertamenti”, dichiara l’avvocato Frongia. I fratelli della vittima sono assistiti dagli avvocati Ezia Orecchioni ed Elias Vacca.

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