Torino: Angelo Devito, 58 anni, morto schiacciato in officina da motore auto
Torino: Angelo Devito, 58 anni, morto schiacciato in officina da motore auto. Incidente mortale in officina oggi a Torino dove un meccanico di 58 anni, Angelo Devito, è morto tragicamente schiacciato dal motore di un’auto.
Secondo un prima ricostruzione della tragedia, la vittima si trovava sotto un ponte sollevatore sul quale era issata la vettura da riparare quando, per qualche motivo ancora da accertare, il motore dell’auto si è sganciato e lo ha colpito in pieno, schiacciandolo.
Inutili per lui i successivi soccorsi sia da parte dei presenti, che hanno detto di aver sentito un tonfo e di essere accorsi, sia da parte dei sanitari del 118, giunti tempestivamente sul posto dopo la chiamata di emergenza.
I soccorritori medici hanno provato a rianimarlo. Ma ogni sforzo si è rivelato inutile e il cinquantottenne è dichiarato morto sul posto. Il dramma si è consumato nella mattinata di oggi, mercoledì 12 luglio.
La tragedia all’interno di una officina meccanica
Il fatto è avvenuto all’interno di una officina meccanica che è poi sequestrata dagli inquirenti per le opportune verifiche. Sul luogo della tragedia, oltre al 118, infatti sono accorsi anche i carabinieri che hanno avviato subito le indagini per ricostruire i fatti.
I militari dell’arma hanno provveduto immediatamente a informare il magistrato di turno che probabilmente disporrà ora l’autopsia sul corpo della vittima.
La salma infatti è trasportata all’obitorio a disposizione dell’autorità giudiziaria. Gli stessi carabinieri hanno effettuato anche un primo sopralluogo nell’officina insieme ai tecnici dello Spresal dell’Asl, il Servizio Prevenzione e Sicurezza del Lavoro, ma molto resta da accertare.
Stando ai primi accertamenti documentali, infatti, l’uomo, che era originario della Puglia, ma residente da tempo nel capoluogo piemontese con la famiglia, pare non fosse un dipendente regolarizzato dell’officina.
Il titolare però ha affermato che era solo un amico che si trovava lì per caso. “Era un appassionato e gli piacevano i motori. Oggi era venuto a salutarci: non so cos’è successo perché ero presente ma non ho visto niente” ha raccontato alla Tgr.
Affermazioni che i carabinieri intendono verificare anche attraverso la visione dei video delle telecamere di sorveglianza della struttura che potrebbero aver ripreso il drammatico incidente.