Totti non può fare silenzio. Deve intervenire per forza.

Redazione
Totti non può fare silenzio. Deve intervenire per forza.

Totti non può fare silenzio. Deve intervenire per forza. Francesco Totti sente il bisogno di lanciare un messaggio per Eriksen dopo il malore. Su Instagram le parole dell’ex calciatore per il numero 10 danese

Le notizie che arrivano dal Rigshospitalet di Copenhagen sono positive. Christian Eriksen, che ieri sera ha avuto un arresto cardiaco in campo durante la partita contro la Finlandia, è stato stabilizzato. E’ sveglio e vigile.

Il calciatore danese – centrocampista dell’Inter – resta in ospedale per ulteriori esami, ma le sue condizioni sono buone. Insomma tutto è bene quel che finisce bene, ma lo spavento non è bastato a nessuno.

Le immagini di lui stramazzato al suolo, con i suoi compagni di squadra intorno a fare da cordone mentre i medici tentavano di rianimarlo, sono state un pugno nello stomaco.

Paura

Momenti di angoscia e paura, a cui è seguito un sospiro di sollievo non appena le telecamere hanno inquadrato il giocatore uscire dal campo sulla barella con gli occhi aperti.

Via le bandiere e tutti a fare il tifo per Erikson, sui social solidarietà e messaggi di affetto da parte di chiunque.In serata arrivano le parole di Francesco Totti, che dedica a Christian Eriksen un post su Instagram e si unisce alla preghiera di tutti:

“I numero 10 non mollano mai. Forza Christian, siamo con te”. Da ex numero 10 a numero 10, un incoraggiamento al quale si uniscono migliaia di follower. Un coro più potente di questo non c’è.

Al 43esimo minuto del primo tempo di Danimarca-Finlandia, Eriksen si è avvicinato a un compagno che batteva la rimessa laterale per ricevere il pallone, crollando improvvisamente a terra.

Provvidenziale l’intervento del capitano Kjaer, che gli ha subito spostato la lingua e lo ha sistemato nella posizione corretta in attesa dell’arrivo dei soccorsi. Leggi anche qui

Al calciatore danese gli è stato effettuato un lungo massaggio cardiaco utilizzando il defibrillatore ed è stato portato via in barella, con l’ossigeno, quando fortunatamente era tornato cosciente. Today

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