Tragedia: 60enne precipita da un palazzo e muore sul colpo

Redazione
Tragedia: 60enne precipita da un palazzo e muore sul colpo

Tragedia: 60enne precipita da un palazzo e muore sul colpo. Tragedia nella prima mattinata di oggi, venerdì 6 agosto, a Milano dove in via Giovanni Cagliero un uomo è morto dopo essere precipitato da un palazzo.

L’allarme è scattato intorno alle 7.30 quando una concitata chiamata di aiuto ha raggiunto il centralino dell’Azienda regionale emergenza urgenza della Lombardia avvisando di un ferito grave.

Sessantenne precipita da un palazzo e muore sul colpo

L’Areu ha tempestivamente inviato sul posto un’ambulanza e un’automedica in codice rosso. Una volta arriva in via Cagliero, zona piazza Carbonari, gli operatori sanitari hanno cercato di rianimare l’uomo. Purtroppo, senza fortuna.

I soccorritori, quindi, non hanno potuto fare altro che constatare il decesso dell’uomo. Sulla misteriosa vicenda ora sta indagando la polizia di Milano che dovrà ricostruire l’esatta dinamica dei fatti.

Anche attraverso il racconto di eventuali testimoni e la visione delle immagini di telecamere di video sorveglianza della zona gli uomini della Polizia ricostruiranno quanto, come e perché sia accaduto il tragico episodio.

Al momento, secondo quanto riportato da fonti investigative, l’ipotesi più plausibile è che l’uomo si sia volontariamente tolto la vita gettandosi dal palazzo. Ma, gli inquirenti non escludono nessuna pista.

Bimbo di due anni cade dal balcone di casa

Lo scorso 25 luglio un bambino di due anni è caduto dal balcone della sua casa al secondo piano di Limbiate, in provincia di Monza e Brianza. Secondo quanto riportato, si sarebbe trattato di un incidente.

Il piccolo si sarebbe infatti arrampicato sulla ringhiera del balcone mentre la madre era in un’altra stanza dell’appartamento con il gemellino. La caduta per circa sei metri ha fatto scattare subito l’allarme.

I soccorritori del 118 l’hanno trovato cosciente e dopo una prima stabilizzazione sul posto l’hanno portato d’urgenza al Papa Giovanni XXIII di Bergamo dove i medici l’hanno indotto al coma farmacologico per effettuare tutti gli accertamenti necessari. Fortunatamente non è stato in pericolo di vita.

  •  

Redazione

La redazione de L'inserto, articoli su cronaca, economia e gossip

Modifica le impostazioni GPDR