Tragedia della strada: muore un centauro di 43 anni

Redazione
Tragedia della strada: muore un centauro di 43 anni

Tragedia della strada: muore un centauro di 43 anni. E’ un uomo di 43 anni – Francesco Aironi – la vittima del tragico incidente che ha coinvolto due motociclisti a Nuoro, nella zona industriale di Prato Sardo.

La dinamica della tragedia è al vaglio dei carabinieri, giunti sul posto assieme agli operatori del 118 e ai vigili del fuoco del comando locale. Sembra che l’uomo viaggiasse in sella alla sua moto, seguito da un altro centauro.

Quando all’improvviso ha perso il controllo della due ruote, cadendo violentemente a terra. Sull’asfalto, forse dopo un contatto fra i due mezzi, è finito anche l’altro motociclista. Nell’incidente una delle moto avrebbe preso fuoco. Poi l’allarme.

Per il 43enne sono purtroppo risultati inutili tutti i tentativi di rianimazione. In gravi condizioni l’altro motociclista, un 34enne, nuorese come la vittima, che è stato trasportato d’urgenza al pronto soccorso dell’ospedale San Francesco.

I militari hanno effettuato i rilievi e raccolto le testimonianze e sono ora al lavoro per chiarire le cause del terribile incidente e per stabilire eventuali responsabilità di terze persone.

Ingegnere scomparso, ricerche verso la sospensione

Una «proposta di sospensione delle attività di ricerca» dell’ingegnere friulano di 55 anni, Alessandro Zamboni, è stata inviata ieri al sostituto procuratore di Lanusei, Giovanna Morra dai responsabili del coordinamento delle ricerche e gli enti intervenuti.

La sospensione è proposta «fino alla emersione di nuovi elementi». La nota è inviata anche alla prefettura di Nuoro. E’ ricordato che Alessandro Zamboni, che da inizio luglio, dopo avere preso casa a Girasole e iniziato a lavorare con una ditta estera all’Intermare fabbrication yard di Arbatax « non da più notizie di sé dal dal 25 luglio».

Si è tenuto conto anche «degli esiti delle valutazioni delle attività ininterrotte di ricerca effettuate in ambiente impervio a far data dal 28 luglio». Le attività hanno visto l’impiego di numerosi operatori di diversi enti, cinofili, droni, elicotteri.

Sono percorse ampie porzioni di territorio, numerosi sentieri, anfratti e ogni punto ritenuto di interesse. Le ricerche sono proseguite nelle giornate di mercoledì e giovedì. Ma le attività in campo «non hanno dato alcun nuovo elemento che potesse essere ricondotto ad Alessandro Zaniboni».

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