Tragedia famigliare: uccide il fratello a coltellate davanti alla madre

Redazione
Tragedia famigliare: uccide il fratello a coltellate davanti alla madre

Tragedia famigliare: uccide il fratello a coltellate davanti alla madre. Tragedia nella notte a Milano, dove un uomo di 52 anni ha ucciso a coltellate il fratello minore, un uomo di 47 anni: l’omicidio si è consumato davanti agli occhi della madre dei due.

Nella notte, in un’abitazione in via Aretusa, tra i due fratelli sarebbe nata una lite famigliare, sfociata in una violenta colluttazione, nella quale ha avuto la peggio il minore dei due, come detto 47enne, caduto sotto le coltellate del fratello.

Sul posto sono intervenuti gli agenti della Polizia di Stato e i sanitari del 118, che hanno constatato il decesso del 47enne e hanno trasportato al Policlinico milanese il 52enne, rimasto ferito nella colluttazione e ricoverato in gravi condizioni di salute.

L’omicidio per motivi economici

Spetta ora ai poliziotti – sul posto sono intervenuti gli uomini delle Volanti, della Squadra Mobile e della Scientifica – stabilire cosa sia accaduto realmente tra i due fratelli nell’abitazione di via Aretusa a Milano.

Stando a quanto si apprende, sia la vittima che il suo carnefice avrebbero diversi precedenti penali. Stando a una prima ricostruzione, la lite, che è poi degenerata nell’omicidio del 52enne, sarebbe nata per motivi strettamente economici.

Lo scorso 12 giugno, poi, in zona Baggio si è consumato l’omicidio di Roberto Iannelli, 55 anni, ritrovato agonizzante, in un lago di sangue e con diverse ferite da arma da taglio, all’interno della sua automobile.

Il 55enne è stato ritrovato dai carabinieri, che hanno allertato i soccorsi. Trasportato all’ospedale San Carlo, l’uomo è morto a causa della gravità delle ferite riportate. Nulla hanno potuto i sanitari per salvargli la vita.

I militari dell’Arma, poco dopo, hanno fermato la moglie, non lontano dal luogo del delitto, ritrovata con i vestiti sporchi di sangue. La donna, Lucia Finetti, 52 anni, è accusata di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione. (Fonte fanpage.it)

Ferito figlio Ventura: la Cassazione conferma le condanne

La Cassazione ha dichiarato inammissibili i ricorsi Davide Caddeo e di Albano Jakej; confermando così le condanne inflitte loro per l’aggressione a Niccolò Bettarini, figlio di Simona Ventura e Stefano Bettarini, avvenuta il 1° luglio 2018.

I due imputati erano condannati in primo grado dal gip del Tribunale di Milano il 18 gennaio 2019, per il reato di tentato omicidio aggravato; la Corte di appello di Milano il 28 ottobre 2019 aveva confermato la condanna, ma modificato la pena.

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