Tragedia sul Garda, muore annegato un pensionato di 67 anni

Redazione
Tragedia sul Garda, muore annegato un pensionato di 67 anni

Tragedia sul Garda, muore annegato un pensionato di 67 anni. Tragedia ieri pomeriggio sul lago di Garda. Una persona è morta annegata nelle acque davanti alla riva di Cisano (Bardolino) pochi minuti dopo le 18. Sul posto sono accorsi i soccorritori del Suem 118 con l’auto medica e l’idroambulanza.

Ma per l’uomo non c’è stato niente da fare. La vittima è un pensionato di 67 anni di Castel d’Azzano, sposato e padre di due figli. L’uomo si trovava a Cisano con un’amico quando ha deciso, poco dopo le 17 di buttarsi in acqua per fare un bagno.

Poco dopo degli altri bagnanti hanno notato il corpo galleggiare in modo sospetto e hanno dato l’allarme. Alcune delle persone presenti lo hanno portato a riva e gli hanno prestato i primi tentativi di soccorso.

Poi sono intervenuti anche gli operatori sanitari, ma per l’uomo non c’era più niente da fare, inutili i tentativi di rianimarlo. I carabinieri stanno accertando la dinamica dei fatti.

Segnavano gli appartamenti da derubare, due arresti a Milano

Due cittadini albanesi, M.K. di 31 anni e A.R. di 43 anni, sono stati arrestati in flagranza dalla polizia a Milano per tentato furto pluriaggravato in concorso.

I due sono stati notati dagli agenti del commissariato Comasina mentre, con uno zaino in spalle, stavano scavalcando la cancellata posteriore di un comprensorio condominiale per poi salire a bordo di un’auto parcheggiata in via Baldinucci, nella zona di Dergano.

Gli agenti li hanno fermati e nel corso del controllo li hanno trovati in possesso di oltre mille euro in contanti e numerosi gioielli, come spille, bracciali, orecchini, anelli e catenine, dei quali non hanno fornito una giustificazione per il possesso.

Nell’automobile, inoltre, gli agenti hanno trovato attrezzi per lo scasso, fiamma ossidrica, flessibile, piede di porco, guanti, cacciaviti e prolunghe elettriche riposti in diversi zaini in maniera tale da facilitarne il trasporto.

La tecnica usata dai due uomini arrestati in flagranza era quella di segnare l’appartamento da svaligiare con bigliettini bianchi inseriti nello stipite della porta;dopo aver accertato l’assenza dei proprietari.

Dove fosse stato impossibile entrare dalla porta principale, i due avrebbero utilizzato la fiamma ossidrica per accedere dalle finestre, dopo aver utilizzato un bastoncino di legno sottile per fare leva sotto la tapparella.

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