Tragedia sul lavoro: 53enne investito e ucciso da camion in retromarcia
Tragedia sul lavoro: 53enne investito e ucciso da camion in retromarcia. La Lombardia conta l’ennesima vittima sul lavoro: si tratta di un uomo di 53 anni investito e ucciso da un camion in retromarcia in un’azienda di Spirano, in provincia di Bergamo.
La tragedia è avvenuta nella tarda mattinata di oggi, lunedì 17 maggio. Stando a quanto riporta l’Azienda regionale emergenza urgenza, attorno a mezzogiorno la vittima è stata investita per cause da accertare da un mezzo pesante che stava operando nel piazzale della ditta “De Berg” che si trova in via Campo romano.
L’incidente mortale attorno a mezzogiorno
Non è nota al momento l’esatta dinamica dei fatti né ulteriori informazioni sulla vittima. Di certo, dopo la richiesta di aiuto, sul posto sono intervenuti due equipaggi del 118 a bordo di un’ambulanza e anche dell’elisoccorso.
Purtroppo, però, l’intervento dei soccorritori si è rivelato inutile. Il 53enne è, infatti, morto praticamente sul colpo a causa dei traumi riportati nell’impatto col mezzo pesante. Lo avrebbe colpito mentre procedeva in retromarcia.
Il sindaco di Spirano: Dispiace per una vita spezzata sul lavoro, sono in corso le indagini
Spetterà adesso alle forze dell’ordine e agli ispettori del lavoro della locale Ats (Agenzia per la tutela della salute) accertare l’esatta dinamica dell’incidente ed eventuali inosservanze della normativa sulla sicurezza.
Sul luogo della tragedia è arrivato anche il sindaco di Spirano, Yuri Grasselli. “Per il momento non rilascio dichiarazioni per rispetto della famiglia della vittima – ha dichiarato il primo cittadino a Fanpage.it -.
Dico solo che mi dispiace per una vita spezzata sul lavoro. Intanto, sono in corso le indagini da parte dei carabinieri di Urgnano e dell’Ats” per cercare di stabilire la dinamica degli accadimenti.
Treno deragliato:13 indagati tra dirigenti e tecnici Trenord
Tredici informazioni di garanzia sono notificate oggi ad altrettanti dirigenti e tecnici di Trenord, tra cui l’ad Marco Piuri, nell’ambito dell’inchiesta sul deragliamento di un treno regionale. Il 19 agosto scorso, percorse alcuni chilometri senza guida per poi deragliare alla stazione di Carnate (Monza e Brianza).
Le nuove iscrizioni nel registro degli indagati per disastro ferroviario colposo; oltre a quelle già effettuate del macchinista e del capotreno, servono per lo svolgimento di “accertamenti irripetibili”, dopo una proroga di indagini di tre mesi.
Lo ha confermato il Procuratore della Repubblica di Monza Claudio Gittardi. Oltre al macchinista e al capotreno, indagati per disastro ferroviario colposo, il fascicolo di inchiesta del pm Michele Trianni si è ampliato coinvolgendo tutta la catena di manutenzione; fino all’amministratore delegato di Trenord, quale atto dovuto.
All’esito di una perizia parziale che avrebbe evidenziato una possibile anomalia dell’impianto frenante, ha precisato il Procuratore, è necessario ricreare le medesime condizioni e riportare la locomotiva sui binari per accertare l’accaduto.