Tragedia sventata: “abbandonano” l’amica esausta a 3000 metri

Redazione
Tragedia sventata: “abbandonano” l’amica esausta a 3000 metri

Tragedia sventata: “abbandonano” l’amica esausta a 3000 metri. Abbandonata dai compagni escursionisti a 3000 metri di quota.

È quanto ha dovuto subire una donna di quarantuno anni, lasciata sola – mentre era in difficoltà perché esausta – sul monte Civetta, nel Bellunese.

“Protagonisti” dell’accaduto un gruppo di escursionisti ungheresi. Che, fatta la ferrata degli Alleghesi e cominciata la discesa dal monte Civetta, hanno appunto deciso di lasciare da sola la loro compagna in difficoltà a 3000 metri di quota.

Lei si era fermata per riprendere fiato e gli altri, invece di aspettarla, avevano deciso di proseguire e scendere al rifugio.

L’allarme

I compagni hanno dato l’allarme perché la donna non è rientrata. Alla fine il gruppo di escursionisti si è deciso a dare l’allarme.

Solo quando, scesi a valle, hanno visto che la compagna di gita lasciata sola non rientrava al rifugio. A quel punto, intorno alle 19.30 di sabato 22 agosto, sono scattate le ricerche.

Un escursionista l’ha notata in difficoltà e l’ha aiutata accompagnandola dal suo gruppo

Si è alzato in volo l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore che ha sorvolato la zona mentre alcune squadre del Soccorso alpino l’hanno cercata lungo il percorso.

Ma l’escursionista ungherese sembrava sparita nel nulla. Qualche ora dopo, fortunatamente, l’emergenza è rientrata.

La quarantunenne alla fine ha raggiunto il gruppo grazie all’aiuto di un altro escursionista che, contrariamente ai suoi compagni di gita. L’ha notata in difficoltà sul monte Civetta e non ha esitato ad aiutarla accompagnandola al rifugio. Fonte Fanpage

Solo qualche giorno fa un tragico incidente è costato la vita a 2 escursionisti

Tragico incidente in montagna: morti Nicola ed Erika. Due alpinisti hanno perso la vita dopo essere precipitati dalla cresta del Rothorn, a 3.150 metri di quota, in Val d’Ayas (Aosta).

Le vittime vivevano entrambe in Val d’Aosta: sono Nicola Bertola, 39enne di Ayas, e Erika Giorgetti, di 36 anni, residente a Morgex.

Sul posto è intervenuto il Soccorso alpino valdostano che ha recuperato i due corpi.

L’allarme per la scomparsa dei due alpinisti era scattato già ieri. I due erano partiti da Champoluc e avrebbero dovuto rientrare entro sera.

Al mancato rientro i familiari hanno dato l’allarme. Nicola ed Erika erano stati visti per l’ultima volta intorno alle 13 di venerdì 20 agosto.

Le ricerche sono scattate in tarda serata con squadre via terra e stamane il sorvolo in elicottero ha permesso l’avvistamento e il successivo recupero delle salme.

Le operazioni di riconoscimento e di polizia giudiziaria sono affidate alla Guardia di Finanza.

Chi sono i due alpinisti morti – Nicola Bertola era originario di Vercelli ma da tempo viveva ad Ayas, dove lavorava con il gatto delle nevi durante l’inverno e come artigiano in estate.

Era anche un operatore di soccorso alpino volontario. Erika Giorgetti, originaria della provincia di Varese, era una dipendente regionale e da circa un anno viveva ad Ayas.

Secondo una prima ricostruzione, i due alpinisti sono precipitati per un centinaio di metri durante la fase di salita del Rothorn, una cresta al confine tra Ayas e Gressoney.

Al momento dell’incidente i due erano legati in conserva: non è escluso che uno dei due sia caduto trascinando l’altro. Gli accertamenti sono affidati al soccorso alpino della Guardia di Finanza di Cervinia.

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