Tragica morte di Camilla Canepa: un caso sconcertante legato al vaccino Covid AstraZeneca

Indagini in corso. Cinque medici sotto accusa per la morte di Camilla Canepa

Redazione
Tragica morte di Camilla Canepa: un caso sconcertante legato al vaccino Covid AstraZeneca

Tragica morte di Camilla Canepa: un caso sconcertante legato al vaccino Covid AstraZeneca. Indagini in corso. Cinque medici sotto accusa per la morte di Camilla Canepa.

La giovane studentessa di 18 anni di Sestri Levante è deceduta poche ore dopo aver ricevuto il vaccino anti Covid AstraZeneca durante un open day.

Le complicazioni letali seguite alla somministrazione del vaccino hanno portato alla conclusione delle indagini, che hanno coinvolto cinque medici del pronto soccorso di Lavagna. L’accusa include omicidio colposo e accuse di falso nella gestione delle cartelle cliniche.

Le indagini

Cinque medici, dunque, sono attualmente sotto accusa per la morte di Camilla Canepa, la giovane studentessa di 18 anni di Sestri Levante che è deceduta poche ore dopo aver ricevuto il vaccino anti Covid Astrazeneca.

Le indagini in corso hanno portato alla conclusione che i medici del pronto soccorso di Lavagna, dove la ragazza si era recata prima del trasferimento a Genova, sono accusati di omicidio colposo per non aver seguito le procedure previste dalla Regione in caso di trombosi cerebrale associata a bassi livelli di piastrine.

La Procura sostiene che se avessero seguito tali procedure, Camilla avrebbe avuto maggiori possibilità di sopravvivenza. I cinque medici sono anche accusati di falsificazione delle cartelle cliniche, poiché non avevano annotato che la ragazza si era vaccinata contro il Covid.

Le complicazioni letali dopo la somministrazione del vaccino

Dopo la somministrazione del vaccino anti Covid AstraZeneca, Camilla Canepa, una studentessa di 18 anni di Sestri Levante, in provincia di Genova, ha sperimentato complicazioni letali. Poche ore dopo l’iniezione durante un open day presso l’ospedale San Martino di Genova, la giovane è deceduta.

L’autopsia ha rivelato che Camilla non aveva patologie preesistenti e non aveva assunto alcun farmaco. È emerso che la causa della morte era una trombosi cerebrale associata a livelli bassi di piastrine, un effetto avverso del vaccino a base adenovirale.

Omicidio colposo e accuse di falso

Nell’ambito dell’indagine sulla morte di Camilla Canepa, cinque medici sono stati accusati di omicidio colposo e di falso. Secondo la Procura, i medici del pronto soccorso di Lavagna non avrebbero eseguito le procedure previste dalla Regione in caso di “Vitt”, la rara trombosi cerebrale associata ai vaccini a base adenovirale.

Questo tipo di complicazione letale è stato ritenuto responsabile della morte della giovane studentessa di 18 anni. La Procura sostiene che se le procedure fossero state seguite, Camilla avrebbe avuto una possibilità elevata di sopravvivere.

Inoltre, tutti e cinque i medici sono accusati di falso perché non avevano riportato nelle cartelle cliniche che la ragazza si era vaccinata contro il Covid.

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