Tragica morte di Lucio: cade dal tetto e finisce infilzato al cuore dal forcone

Redazione
Tragica morte di Lucio: cade dal tetto e finisce infilzato al cuore dal forcone

Tragica morte di Lucio: cade dal tetto e finisce infilzato al cuore dal forcone. È salito sul tetto della sua abitazione per riparare un’infiltrazione causata dalla pioggia battente ma qualcosa è andato storto.

Ha perso l’equilibrio ed è caduto, venendo letteralmente infilzato da un forcone, che gli ha trapassato il torace all’altezza del cuore. È morto così Lucio Fasolo, agricoltore di 62 anni della provincia di Padova.

Il drammatico incidente domestico si è verificato nella serata di ieri, venerdì 22 gennaio, a Veggiano. Come riporta Il Mattino di Padova, la ricostruzione della tragedia ha confermato l’ipotesi accidentale della causa del decesso.

Erano le 20:45 circa quando l’uomo, nel tentativo di bloccare un’infiltrazione di acqua piovana dal tetto della stalla adiacente all’abitazione, in via Pedagni 22, è salito su alcuni bancali accatastati in modo instabile, perdendo l’equilibrio e cadendo sopra un’attrezzatura appuntita, che era a sua volta agganciata a un trattore.

L’attrezzo gli si è letteralmente conficcato nel petto, proprio all’altezza del cuore, e Lucio è morto sul colpo. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione di Selvazzano Dentro e gli operatori del Suem 118.

Ma quando sono arrivati i soccorsi non hanno potuto far altro che dichiararne il decesso. I primi accertamenti escludono la responsabilità di terze persone. L’ipotesi al momento più accreditata è quella dell’incidente domestico.

Una tragica fatalità, dunque, quella di cui sarebbe rimasto vittima l’agricoltore classe 1958. Il pm di turno ha già disposto l’affidamento della salma ai familiari per le esequie che si svolgeranno già nei prossimi giorni; anche se non è ancora comunicata una data precisa.

Covid: Veneto, 1.030 nuovi casi e 92 morti in 24 ore

Sono 1.030 i nuovi contagi da Coronavirus registrati in Veneto nelle ultime 24 ore, secondo il Bollettino regionale che segna 304.717 casi dall’inizio della pandemia. I decessi da ieri sono aumentati di 92 unità, con il totale a 8.531.

Prosegue l’allentamento della pressione sugli ospedali, con 100 ricoverati in meno rispetto a ieri (totale 2.316), e 314 pazienti in terapia intensiva (-7).

Covid: Confcommercio,delusi da mancato passaggio zona gialla

Confcommercio Veneto esprime forte delusione per il mancato passaggio della regione – dopo il monitoraggio settimanale – nella fascia gialla per rischio Covid. “Delusi è dire poco, arrabbiati e sconcertati – afferma il presidente della confederazione, Patrizio Bertin – La verità è che i commercianti speravano che da domani sarebbero rientrati in “zona gialla”, ovvero quella a “socialità sostenibile”.

Invece niente: si resta “arancioni” e con bar e ristoranti chiusi anche i negozi restano praticamente deserti”. “Eppure i dati – continua – giustificavano il passaggio di “zona”. Il governo ha il dovere di decidere, non è accettabile che si trinceri, quasi che la cosa non lo toccasse, dietro i report del Cts.

Evidentemente a Roma interessa molto di più il corteggiamento ai “costruttori” che non i volumi d’affari delle imprese ormai ridotti al lumicino”.

“Nei prossimi giorni – informa il leader di Confcommercio – vedrò col presidente Zaia quali strade intraprendere per uscire definitivamente da una condizione di incertezza che sta minando anche la salute mentale di chi non sa cosa potrà fare domani, nonostante, diligentemente, siano mesi che accetta tutti i dettati e poi, puntualmente, viene obbligato a chiudere”.

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