Tragico schianto tra due camion sulla A4: muore un camionista di 43 anni

Redazione
Tragico schianto tra due camion sulla A4: muore un camionista di 43 anni

Tragico schianto tra due camion sulla A4: muore un camionista di 43 anni. Schianto tra due camion questa mattina verso le 7.30 di oggi martedì 9 marzo sull’autostrada A4 a tre chilometri dal casello di Agrate Brianza, in direzione Milano.

L’incidente è costato la vita a un camionista di 43 anni. Stando alle prime informazioni il camion su cui viaggiava la vittima, per motivi ancora da accertare, ha tamponato l’altro mezzo pesante che viaggiava davanti a lui.

Inutili i tentativi di evitarlo, lo schianto è stato violentissimo. Una volta sul posto i soccorritori hanno trovato la cabina del camion completamente accartocciata: per l’uomo avvolto nelle lamiere non c’è stato nulla da fare.

La vittima è morta sul colpo

Allertati subito  i soccorsi, sul posto sono intervenuti i paramedici e i medici del 118 con un’ambulanza e un elicottero, atterrato in un parcheggio di una ditta vicina senza però ripartire con la vittima.

Per l’uomo, nonostante la rapidità dell’arrivo anche dei vigili del fuoco, non c’è stato nulla da fare: stando alle prime informazioni sarebbe morto sul colpo. Non è invece in pericolo di vita l’altro autista del camion tamponato. Soccorso, è stato medicato per alcune ferite lievi. Per lui, un uomo di 55 anni, solo un grande spavento.

La polizia al lavoro per ricostruire la dinamica dell’accaduto

Subito dopo lo schianto gli agenti della polizia stradale di Novate hanno preso i primi rilievi sul posto e avviato le indagini per ricostruire con esattezza quanto accaduto. Resta infatti ancora da capire la causa dell’incidente.

La vittima può aver tamponato il camion davanti dopo una distrazione o per un malore. Intanto i due mezzi pochi minuti dopo sono stati portati via e la circolazione del traffico si sta poco a poco riprendendo.

Covid: sedarono rivolta, premio a direzione carcere Pavia

L’8 marzo del 2020, all’inizio della pandemia di Covid-19, riuscirono a gestire la rivolta nel carcere di Torre del Gallo a Pavia senza gravi conseguenze (un solo agente rimase lievemente contuso) a parte i danni provocati alle strutture.

Erano i giorni in cui, in seguito ai primi contagi registrati tra i detenuti e alle limitazioni imposte con il blocco delle visite dei parenti, la protesta esplose in diversi istituti di pena italiani con conseguenze in alcuni casi drammatiche.

A distanza di un anno, il Comune di Pavia ha oggi premiato la direttrice del carcere di Pavia, Stefania D’Agostino, e il comandante del reparto di polizia penitenziaria, Angelo Napolitano. Nella targa che è loro consegnata si sottolinea la capacità di “aver gestito con professionalità ed encomiabile sprezzo del pericolo una situazione di estrema tensione.

Il sangue freddo e l’esperienza degli appartenenti al corpo di polizia penitenziaria; in servizio presso l’istituto di detenzione; consentirono di riportare l’ordine nella struttura, evitando più gravi conseguenze”.

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