Trapani, maltrattamenti in famiglia. Arrestato 50enne

Redazione
Trapani, maltrattamenti in famiglia. Arrestato 50enne
E' accusato di aver investito con l'auto e ucciso un marocchino 25enne, con cui aveva litigato nei giorni scorsi per un cellulare rubato a suo figlio. Ieri sera a Imola (Bologna) un italiano di 44 anni è stato arrestato per omicidio volontario. E' successo verso le 22.30 in via Mameli e
l'uomo si è costituito al commissariato di Polizia poco dopo, dicendo però che non voleva investire la vittima, 6 gennaio 2020. ANSA/MARCO ISOLA

Trapani, maltrattamenti in famiglia. Arrestato 50enne. Un 50enne, A.S., è stato arrestato dagli agenti della Sezione Anticrimine del Commissariato di Castellammare del Golfo, per maltrattamenti nei confronti di familiari.

L’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Trapani, è iniziata da una denuncia sporta nei primi giorni di marzo dalla moglie dell’uomo: nel corso di un lungo sfogo, infatti, la vittima ha raccontato ai poliziotti un retroscena familiare assolutamente drammatico, fatto di ripetuti e continui eccessi d’ira da parte del marito e di numerose minacce di morte, rivolte a lei e ai tre figli, due dei quali minorenni.

Pochi giorni dopo il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Trapani ha disposto, a carico dell’uomo, l’allontanamento dalla casa familiare e il divieto di avvicinamento alla moglie e ai figli, con applicazione del “braccialetto elettronico”.

Nonostante il provvedimento, tuttavia, pochi giorni dopo la vittima si è rivolta nuovamente alla Polizia riferendo di essere stata contattata dal fratello del marito, il quale aveva tentato di far pressione su di lei minacciandola di farle togliere i figli dai Servizi Sociali qualora non avesse ritirato la denuncia.

L’ultimo episodio alla fine del mese di aprile, quando la donna si è rivolta ancora una volta alla Polizia per denunciare pressioni subìte da parte del marito; il quale, oltre ad aver mandato altri conoscenti a casa della donna per convincerla a ritrattare tutto, avrebbe anche telefonato agli ex suoceri, chiedendo loro di intercedere con la figlia e di convincerla a ritirare le denunce.

Riscontrata la versione fornita dalla donna ed informata, la Procura della Repubblica ha chiesto ed ottenuto dal G.I.P. di Trapani l’inasprimento delle misure cautelari in corso, per cui l’indagato, in attesa del processo, sarà relegato agli arresti domiciliari con applicazione del “braccialetto elettronico”.

Vanessa Miceli

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