Treviso: 49enne trovato impiccato, doveva essere processato per furto
L'uomo era stato arrestato il giorno precedente per furto in uno stabile abbandonato
Treviso: 49enne trovato impiccato, doveva essere processato per furto. Le tre parole “Spero sia evaso” pronunciate dall’avvocato Mario Nordio, rispondendo alla chiamata dei carabinieri per prelevare un 49enne di San Biagio di Callalta, non lasciavano intuire la drammaticità della situazione.
L’uomo era stato arrestato il giorno precedente per furto in uno stabile abbandonato, ma non era raggiungibile al telefono né al citofono. Era in attesa di essere processato per direttissima.
Il suo passato criminale era già noto alle forze dell’ordine, con piccoli furti e resistenze a pubblico ufficiale. Ma il colpo in villa del 2014 aveva rappresentato una svolta nella sua vita.
Arrestato insieme a un complice, il processo si era concluso con una condanna a due anni e due mesi, scontati agli arresti domiciliari fino all’ottobre scorso.
La situazione attuale, con la fuga dell’imputato, rappresentava un pericolo per la comunità e per la giustizia stessa. La gravità del reato commesso e il precedente penale richiamavano l’attenzione sulla necessità di un serio intervento per garantire la sicurezza pubblica e la difesa dei diritti delle vittime.
Esperienza dolorosa
Prima dell’esecuzione della sentenza, tuttavia, l’uomo è stato coinvolto in un’esperienza dolorosa che ha segnato profondamente la sua vita, a detta del suo avvocato.
Nel mese di ottobre del 2020, egli è diventato padre ma la relazione con la compagna si è disgregata rapidamente. La donna ha deciso di lasciare l’uomo e di trasferirsi dai genitori insieme al bambino.
Si è poi aperta una battaglia legale che ha visto la madre ottenere l’affidamento esclusivo del figlio e il padre la possibilità di vederlo due volte al mese, in un luogo protetto.
Successivamente l’uomo è stato denunciato per stalking; dopo aver ricevuto il divieto di avvicinarsi all’ex compagna, è stato condannato il 26 ottobre 2022 a un anno e venti giorni di reclusione e si trovava in attesa della fissazione dell’udienza d’appello.
Questo caso ha già attirato l’attenzione della cronaca in quanto l’uomo aveva inviato alla compagna un video in cui bruciava i suoi vestiti sul barbecue e la minacciava.
Infine, due giorni fa, è avvenuto l’incidente che ha destabilizzato ulteriormente la situazione, portando l’uomo a prendere una decisione irreversibile.