Trovata morta in casa: aveva 50 anni, aperta un’inchiesta

Redazione
Trovata morta in casa: aveva 50 anni, aperta un’inchiesta

Trovata morta in casa: aveva 50 anni, aperta un’inchiesta. Si chiamava Alessandra Picci, aveva 50 anni, viveva da sola in via Gorizia, a Quartu, in provincia di Cagliari. E’ morta alla vigilia di Ferragosto.

Le cause dovrà ora essere la Procura della Repubblica ad accertarle, perché sulla fine della donna è stata aperta un’inchiesta per omicidio colposo dopo l’arrivo al terzo piano del Palazzo di Giustizia di Cagliari di un esposto da parte del fratello della vittima.

Il pubblico ministero Enrico Lussu, magistrato di turno, affiderà a un medico legale l’incarico di eseguire l’autopsia, passo inevitabile tenuto conto di quanto segnalato nella denuncia.

L’esposto del fratello

Nel documento dettagliato preparato e consegnato agli inquirenti dall’avvocato del fratello della vittima Tiziano Tatti si sottolinea l’assoluta assenza di patologie conosciute nella 50enne

E ha chiesto alle forze dell’ordine di verificare il perché, allora, in mancanza di precedenti avvisaglie su possibili problemi di salute la donna sia stata trovata priva di vita all’improvviso nella sua abitazione sabato scorso.

Nell’esposto è spiegato anche che Alessandra Picci appena due giorni prima, quindi il 12 agosto, si era sottoposta a vaccinazione. «Solo la sottolineatura di un dato storico», ha spiegato il legale.

Dunque nessuna volontà di legare con certezza la morte alla somministrazione dell’anti virus, elemento che comunque tenuto conto dei tempi deve essere preso in considerazione dagli investigatori.

I carabinieri

La scoperta della disgrazia risale alla mattina del 15, domenica. Il fratello dal giorno precedente non riusciva a mettersi in contatto con la sorella; così ha chiesto a un vicino della 50enne la cortesia di andare a controllare.

Anche in quel caso, però, nessun risposta. Così sono chiamati i Carabinieri, che hanno trovato la donna priva di vita. Ora il pubblico ministero ha incaricato i militari della Compagnia di svolgere i necessari accertamenti per capire quale tipo di vaccino sia fornito alla vittima.

Mentre l’esame necroscopico potrà dare una risposta anche al secondo quesito formulato dai familiari: Picci era forse affetta da una malattia senza saperlo? E, nel caso, il problema potrebbe essere genetico? (Fonte unionesarda.it)

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