Trovato morto in hotel l’ex vicesegretario della Cgil in Campania
Trovato morto in hotel l’ex vicesegretario della Cgil in Campania. Gianni De Luca, ex vicesegretario regionale campano della Cgil, la cui scomparsa era stata denunciata da due giorni, è stato trovato morto in albergo a Napoli in corso Meridionale, non lontano dalla Stazione Centrale.
De Luca aveva detto ai familiari di dover andare in banca al Centro direzionale, poi non era rientrato a casa. Sono in corso indagini della polizia. Il figlio Enrico aveva lanciato anche un appello via social network per rintracciare il padre.
Gianni De Luca, oltre ad aver ricoperto diversi incarichi apicali nel mondo del sindacato campano e di Federconsumatori, era sposato anche con Maria Fortuna Incostante, parlamentare del Pd.
Ex assessore regionale comunale e con una lunga militanza con ruoli di primo piano nel partito. Sul misterioso caso indaga la Squadra Mobile della polizia. Tra le piste di indagine non si esclude il suicidio.
Camorra: fuggito dopo condanna a 30 anni, preso da Ps e CC
Gli agenti della Polizia di Stato di Caserta e i carabinieri hanno fatto irruzione in una abitazione di Acerra, in provincia di Napoli e arrestato il ricercato Francesco Cirillo, ritenuto affiliato al clan dei Casalesi.
Cirillo aveva da scontare una condanna a 30 anni di reclusione, con sentenza passata in giudicato, per l’omicidio dell’imprenditore Domenico Noviello. Cirillo era sfuggito all’arresto subito dopo il pronunciamento della Corte di Cassazione, lo scorso 20 novembre.
La brillante e repentina operazione che ha portato alla definitiva cattura di Cirillo, da parte della Squadra Mobile e dei carabinieri del Reparto Operativo di Caserta, è coordinata dalla Procura di Napoli.
Morta suicida dopo video: Procura indaga anche per omicidio
La Procura di Napoli Nord ha aperto un fascicolo contro ignoti con l’ipotesi di omicidio in relazione alla morte di Tiziana Cantone, la 31enne di Mugnano di Napoli che il 13 settembre 2016, si sarebbe tolta la vita.
Si sarebbe suicidata dopo la diffusione online di video privati che la ritraevano, almeno stando alla versione ufficiale emersa dalle indagini effettuate dopo il fatto dai carabinieri e dallo stesso ufficio giudiziario.
L’apertura del fascicolo è un “atto dovuto” in seguito ai nuovi elementi probatori depositati negli ultimi mesi dallo staff difensivo; che assiste la madre di Tiziana, Teresa Giglio. Sul corpo dellal ragazza ci sarebbero tracce di Dna di due uomini.