Trovato morto in uno scantinato: asfissiato dalle esalazioni di monossido

Redazione
Trovato morto in uno scantinato: asfissiato dalle esalazioni di monossido

Trovato morto in uno scantinato: asfissiato dalle esalazioni di monossido. Ucciso dalle esalazioni, molto probabilmente provenienti da un braciere. È morto così, secondo le prime ipotesi, un uomo 60enne di origine indiana.

E’ stato trovato privo di vita nello scantinato di un’abitazione in via Roma a Montorso Vicentino. I vigili del fuoco arrivati da Arzignano, insieme al personale del Suem, sono entrati all’interno del locale

Qui hanno trovato, disteso a terra,  l’uomo che era deceduto da molte ore, come in seguito appurato dal medico. Poco prima, un amico del 60enne era entrato nello scantinato, resosi conto dell’accaduto ha, poi, lanciato l’allarme.

Rinvenuto all’interno della stanza un braciere, che potrebbe essere la causa della morte dell’uomo, per esalazioni da monossido di carbonio. Sul posto anche i carabinieri per le indagini previste in questi casi.

Il figlio cade: pescatore corre in suo aiuto ma scivola nella gola dell’Astico. È grave

Alle 11.30 di ieri il Soccorso alpino di Arsiero è stato allertato dal 118 per un pescatore caduto in un tratto roccioso del torrente Astico. L’uomo stava scendendo verso il corso d’acqua sotto il ponte di Sant’Agata con i due figli minorenni, quando uno dei due è caduto.

Per correre a vedere come stava, è a sua volta scivolato sulla roccia liscia, finendo 5 metri più in basso. Sul posto l’elicottero di Verona emergenza ha calato con 20 metri di verricello equipe medica e tecnico di elisoccorso.

I soccorritori hanno subito prestato le prime cure urgenti all’infortunato, per un possibile politrauma. Sono stati, poi, raggiunti dal personale sanitario di un’ambulanza e da una decina di uomini del soccorso.

L’uomo è stato trasportato d’urgenza in ospedale. Le sue condizioni, purtroppo, sono gravi, ma non dovrebbe versare in pericolo di vita. Le squadre hanno quindi provveduto al recupero in sicurezza dei due ragazzi e del personale sanitario.

Alcuni soccorritori hanno fatto risalire il gruppo per alcuni metri verticali, imbragati e assicurati alla corda, mentre altri hanno attrezzato con una corda fissa 60 metri del resto del percorso. Il ragazzo che era scivolato e che aveva una caviglia gonfia e qualche graffio è stato preso in carico dalla madre.

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