Tumore alla prostata: il test urinario che anticipa la diagnosi senza aghi

ZenPSA-Pro è il nuovo test italiano non invasivo che promette di evitare biopsie inutili e diagnosi tardive.

Redazione
Tumore alla prostata: il test urinario che anticipa la diagnosi senza aghi
ZenPSA-Pro : Immagine dal web

Un semplice esame delle urine potrebbe rivoluzionare la prevenzione del tumore alla prostata. Si chiama ZenPSA-Pro, è stato ideato da una startup italiana – NIB Biotec – e presentato alla conferenza Frontiers Health 2025.

Il test si basa sull’analisi di biomarcatori urinari raccolti immediatamente dopo una visita urologica. Due sole gocce di urina bastano per ottenere indicazioni chiare sul rischio oncologico, evitando nella maggior parte dei casi prelievi ematici e biopsie invasive. L’obiettivo è anticipare la diagnosi e ridurre le sofferenze.

Come funziona il test ZenPSA-Pro

Il principio è semplice: dopo una breve stimolazione prostatica, il paziente fornisce un campione di urina. Il test rileva livelli specifici di PSA libero, zinco e altri marker molecolari. A differenza dei tradizionali test ematici, ZenPSA-Pro può essere eseguito direttamente in ambulatorio, senza aghi né laboratori esterni.

L’intero processo richiede meno di 10 minuti, e i risultati sono disponibili in giornata. La facilità d’uso rende il test particolarmente adatto allo screening precoce nella popolazione over 50.

Cosa cambia rispetto al PSA tradizionale

Il test PSA classico è noto per i suoi limiti di specificità: può risultare elevato anche in assenza di tumore, portando a preoccupazioni infondate e interventi inutili. ZenPSA-Pro mira a distinguere in modo più netto tra ipertrofia benigna e carcinomi in fase iniziale.

Tra i vantaggi dichiarati:

  • Maggiore precisione (sensibilità >90%)

  • Minore invasività

  • Nessun prelievo venoso

  • Riduzione di biopsie inutili

Il test è pensato per essere affiancato, e in futuro potenzialmente sostituire, l’attuale protocollo PSA-ematico nei programmi di prevenzione.

I risultati preliminari degli studi clinici

Secondo i dati presentati alla conferenza di Milano, il test ha superato la fase I di sperimentazione su 250 pazienti. I ricercatori riportano una capacità discriminativa superiore al 90% per lesioni sospette PIRADS 3.

I centri coinvolti includono l’Ospedale San Raffaele, l’Università di Torino e il Policlinico di Bari. Ulteriori studi multicentrici sono previsti entro il 2026 per ottenere l’accreditamento CE e l’eventuale approvazione da parte del Ministero della Salute.

Come potrebbe integrarsi nel SSN

Il basso costo e la semplicità del test lo rendono un candidato ideale per essere incluso nei programmi di screening gratuiti del Servizio Sanitario Nazionale. L’adozione potrebbe ridurre drasticamente i tempi di diagnosi e l’affollamento dei centri specialistici.

In prospettiva, ZenPSA-Pro potrebbe diventare parte integrante del controllo urologico annuale, con benefici economici e clinici per tutta la popolazione maschile over60.

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