Tumori: diagnosi precoce aumenta la sopravvivenza del 45% – ecco i nuovi screening gratuiti dal 2025
Dal prossimo anno il Ministero della Salute amplia i programmi di prevenzione: più esami gratuiti e accessibili per milioni di italiani.
La diagnosi precoce dei tumori non è uno slogan ma una certezza scientifica: secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, individuare la malattia nelle fasi iniziali può aumentare la sopravvivenza fino al 45%. In Italia, dove ogni anno si registrano oltre 390.000 nuovi casi oncologici (dati ISS), il Ministero della Salute ha annunciato l’avvio di nuovi screening gratuiti dal 2025, per rendere la prevenzione più capillare ed equa.
Prevenire è vivere: perché la diagnosi precoce salva il 45% di vite in più
Il tumore diagnosticato nelle prime fasi ha probabilità molto più alte di guarigione. Per esempio:
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Nel carcinoma della mammella, la sopravvivenza a 5 anni è del 90% se intercettato precocemente, ma scende al 27% nelle fasi avanzate.
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Nel tumore del colon-retto, la rimozione dei polipi prima che diventino maligni riduce drasticamente il rischio di mortalità.
La prevenzione non riguarda solo la salute individuale: ogni diagnosi precoce permette al sistema sanitario di risparmiare fino al 70% dei costi di cura rispetto a un trattamento in fase avanzata.
Tumori in aumento in Italia: i numeri allarmanti del 2025
Secondo il rapporto AIOM 2025 (Associazione Italiana Oncologia Medica), i casi di tumore sono in crescita costante:
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Mammella: +8% negli ultimi 10 anni, colpisce 1 donna su 8.
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Polmone: in aumento tra le donne, +13% dal 2015.
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Colon-retto: terzo tumore più diffuso in Italia, 48.000 nuovi casi nel 2024.
Donne più a rischio: mammella e ovaio
Gli screening al seno hanno già salvato decine di migliaia di vite, ma persistono forti differenze tra regioni: al Nord l’adesione è al 75%, al Sud crolla sotto il 40%. Per il tumore ovarico, invece, non esiste ancora uno screening ufficiale, ma sono allo studio nuovi test molecolari.
Uomini e over65: prostata e colon sotto osservazione
Il tumore alla prostata è il più diffuso tra gli uomini over65. Oggi il PSA (antigene prostatico specifico) non è incluso negli screening di massa, ma alcune Regioni stanno valutando l’introduzione. Per il colon-retto, la ricerca del sangue occulto nelle feci resta lo strumento più efficace e sarà potenziato dal 2025.
Screening gratuiti dal 2025: chi potrà accedere e come funziona
Il Ministero della Salute ha annunciato un ampliamento dei programmi di prevenzione:
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Estensione delle fasce d’età: la mammografia sarà garantita gratuitamente alle donne dai 45 ai 74 anni (oggi si ferma a 69).
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Colon-retto: il test del sangue occulto sarà offerto fino ai 75 anni (attualmente 70).
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Pap-test e HPV test: estesi anche alle donne fino a 65 anni.
Fasce d’età incluse e priorità regionali
Le Regioni avranno autonomia organizzativa, ma con fondi dedicati dal Piano Nazionale di Prevenzione. Le priorità saranno date alle aree con bassa adesione, in particolare nel Mezzogiorno.
Esami disponibili e tempi di attesa ridotti
Gli screening saranno centralizzati nei CUP digitali regionali, con prenotazioni online e tempi di attesa ridotti a massimo 30 giorni. Un passo avanti rispetto alle liste d’attesa attuali, che spesso scoraggiano i cittadini.
Quanto si risparmia curando prima: costi tagliati e vite salvate
Secondo un’analisi dell’ISS, il costo medio della cura di un tumore al seno diagnosticato in fase avanzata supera i 40.000 euro, mentre scende sotto i 12.000 euro in caso di diagnosi precoce. Una differenza che moltiplicata per decine di migliaia di casi significa miliardi risparmiati per il sistema sanitario.
Ma il risparmio più importante resta quello umano: anni di vita guadagnati, meno sofferenza per i pazienti e le loro famiglie.
Guida pratica: come prenotare uno screening senza file infinite
Chi riceverà la lettera di invito potrà prenotare direttamente via web o tramite CUP. Alcune Regioni (Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto) stanno già attivando piattaforme digitali integrate con SPID e IT Wallet.
Per chi non riceve la lettera ma rientra nei criteri, sarà comunque possibile prenotare autonomamente. Il consiglio è di rivolgersi al medico di base, che potrà attivare la richiesta.
La prevenzione come diritto universale
I nuovi screening dal 2025 rappresentano un passo verso una sanità più equa. Eliminare le disparità territoriali sarà la vera sfida. La prevenzione non deve essere un privilegio, ma un diritto per ogni cittadino.