Tutta l’Ue sfonda il 3%, nessuna procedura di infrazione

Redazione
Tutta l’Ue sfonda il 3%, nessuna procedura di infrazione

Tutta l’Ue sfonda il 3%, nessuna procedura di infrazione. Tutti gli Stati dell’Ue sfonderanno quest’anno il tetto del 3% per il rapporto deficit/Pil. Ma nessuna procedura per deficit eccessivo verrà avviata. Lo comunica la Commissione, che ha preparato, come richiede il trattato, un rapporto ex articolo 126.3 del Tfue per tutti gli Stati membri, tranne per Bucarest, che già era fuori norma.

I rapporti per Francia, Belgio, Cipro, Grecia, Italia e Spagna esaminano anche il rispetto del criterio del debito nel 2019, sulla base dei dati validati da Eurostat. “Alla luce dell’eccezionale incertezza connessa all’impatto macroeconomico e di bilancio straordinario della pandemia, la Commissione valuta che in questa congiuntura non debba essere presa una decisione sull’avvio di procedure per deficit eccessivo”, sottolinea l’esecutivo Ue.

Prodi: “L’Olanda non se la caverà da sola con i suoi tulipani”

“In emergenza sanitaria, ci troviamo davanti a questo irrisolto problema: il Nord guarda con sospetto i Paesi del Sud. Ma se Francia, Spagna, Italia e tanti altri Paesi restano uniti, le cose possono cambiare. A maggior ragione oggi, quando non può essere attribuita alcuna colpa ai Paesi per le conseguenze, inevitabili, della pandemia.

Perché sia chiaro, nessun Paese può evitare la crisi che seguirà la diffusione del virus. Seppur con proporzioni diverse tutti i Paesi dovranno affrontare difficoltà economiche significative. Insomma, l’Olanda non se la caverà da sola con i suoi tulipani e nemmeno la Germania con le sue Mercedes”. Lo sottolinea Romano Prodi, in un intervento sul mensile del Gruppo editoriale San Paolo ‘Vita pastorale’.

Continua Prodi

“Abbiamo, quindi, bisogno -esorta l’ex presidente della Commissione Ue- di ritrovare quell’unità che ha consentito di rimetterci in piedi dopo la tragedia della Seconda guerra mondiale, che ci ha reso la prima realtà in termini di reddito e il più grande esportatore del mondo. E possiamo farlo solo se uniti. E riprendiamo a camminare insieme”.

“Non solo questo farà la fortuna delle nazioni europee, ma l’Europa -conclude Prodi- potrà tornare a svolgere quel ruolo di equilibrio tra le perduranti, pericolose e reciproche tensioni messe in atto dalle due grandi potenze: Stati Uniti e Cina”.

  •  

Redazione

La redazione de L'inserto, articoli su cronaca, economia e gossip

Modifica le impostazioni GPDR