Uccide a colpi di fucile titolare azienda

Redazione
Uccide a colpi di fucile titolare azienda
Foto Ansa

Uccide a colpi di fucile titolare azienda. Si chiamava Fausto Gozzini, 61 anni, residente a Romano di Lombardia, in provincia di Bergamo, l’imprenditore ucciso questa mattina nella sua azienda a Casale Cremasco Vidolasco, in provincia di Cremona.

A sparargli, con un fucile da caccia nel cortile esterno della “Classe A Energy”, rivendita di auto usate, un 78enne, anche lui residente in provincia di Bergamo. Stando a quanto si apprende, i due si conoscevano e l’anziano è arrivato in auto con il fucile calibro 12 pronto a sparare.

È sceso e ha immediatamente affrontato il 61enne sparandogli a colpi di fucile, a bruciapelo. Stando a quanto appreso da fonti investigative, l’omicida si sarebbe presentato stamattina intorno alle 9 nell’azienda proprio per cercare il titolare. Sceso dall’auto col fucile, si è diretto verso di lui e lo ha ammazzato.

Il 78enne è stato disarmato dai presenti che sono intervenuti in attesa dei carabinieri che hanno sequestrato l’arma e poi l’hanno arrestato. Il pubblico ministero che indaga sul caso lo interrogherà in giornata per raccogliere la sua versione dei fatti.

Un diverbio ha scatenato la furia omicida

Secondo le prime indiscrezioni, il movente dell’omicidio di questa mattina sarebbe stato un semplice diverbio fra il titolare dell’impresa e l’assassino. Oltre al deceduto, risulta ferita in modo lieve anche un’altra persona, un uomo di 37 anni che è stato portato in ambulanza all’ospedale di Crema.

Certamente c’è stata una lite immediatamente prima del delitto. Ma non è da escludere che la resa dei conti finita nel sangue possa essere stata premeditata, visto che l’assassino si sarebbe portato l’arma da casa. L’uomo è stato portato al Comando dell’Arma.

Nei momenti successivi all’arresto, uno dei figli della vittima è arrivato in azienda in forte stato di agitazione e un carabiniere, già presente sul posto, ha provato a fermarlo, ma è stato colpito al volto. Il militare è stato poi medicato dal personale medico.

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