Uccisa e fatta a pezzi: il vicino confessa l’omicidio

Redazione
Uccisa e fatta a pezzi: il vicino confessa l’omicidio

Uccisa e fatta a pezzi: il vicino confessa l’omicidio. Il corpo di Carol Maltesi, l’attrice hard il cui nome d’arte è Charlotte Angie, è  trovato smembrato in quindici pezzi.

La 26enne è  uccisa a gennaio scorso. A confessare il suo omicidio è il vicino di casa, un uomo di 43 anni che risiede a Rescaldina nella provincia di Milano e che nella mattinata di oggi, martedì 29 marzo, è stato sottoposto a fermo di indiziato. I  due avevano avuto una relazione sentimentale.

Proprio lui ieri si è presentato dai carabinieri. Ha fornito alcune informazioni sulla donna e dato delle circostanze che, come scritto in una nota stampa della Procura, “si rivelavano contraddette dalle emergenze investigative” che erano state acquisite.

L’uomo ha confessato l’omicidio

Durante l’interrogatorio, che si è svolto alla presenza del suo avvocato difensore Stefano Paloschi, l’uomo ha confessato l’omicidio e l’occultamento del cadavere. Lo avrebbe nascosto nel congelatore della casa della stessa vittima e poi, dopo averlo fatto a pezzi, lo ha gettato in un dirupo di una montagna.

L’uomo dovrà quindi rispondere delle accuse di omicidio volontario aggravato, distruzione e occultamento di cadavere. Per il momento non si conosce il movente. Il corpo è trovato il 20 marzo scorso da un uomo che si era accorto della presenza di quattro “strani” bustoni. Una volta aperti vi aveva trovato una mano con uno smalto violetto e dei glitter.

La svolta grazie ai tatuaggi della vittima

Subito i carabinieri si sono attivati cercando di poter risalire alla sua identità. Un’operazione resa difficile dal fatto che dalle analisi delle impronte digitali non risultava nulla e che non vi erano denunce di scomparsa. Grazie ai tatuaggi trovati sul corpo e all’appello dei carabinieri, è risultato possibile capire che quel corpo martoriato e distrutto apparteneva alla 26enne.

Dalle indagini è poi emerso che proprio la sua auto era passata domenica 20 marzo (giorno del ritrovamento del corpo) a Borno: a guidarla era un uomo, il 43enne. Adesso bisognerà capire il perché di questo atroce gesto. (fanpage.it)

  •  

Redazione

La redazione de L'inserto, articoli su cronaca, economia e gossip

Modifica le impostazioni GPDR