Uccise e diede alle fiamme Nicoletta Indelicato: ergastolo a Margareta

Redazione
Uccise e diede alle fiamme Nicoletta Indelicato: ergastolo a Margareta

Uccise e diede alle fiamme Nicoletta Indelicato: ergastolo a Margareta. Margareta Buffa ha ucciso Nicoletta Indelicata. Pertanto, la Corte d’Assise di Trapani ha condannato la 30enne all’ergastolo. La sentenza è stata emessa oggi.

Il giudice ha accolto la richiesta del Pm, mentre l’avvocato di Margareta Buffa aveva chiesto l’assoluzione. “Ormai è chiaro – ha commentato l’avvocato Giacomo Frazzitta, legale della famiglia Indelicato – Margareta è una escort a pagamento e nel suo giro di prostituzione voleva coinvolgere anche Nicoletta”.

I fatti sono avvenuti a marzo del 2019, a Marsala, in Sicilia. Nicoletta, venticinque anni, aspirante insegnante è uccisa con una dozzina di coltellate e poi data alle fiamme in contrada Sant’Onofrio, dove il suo corpo è stato ritrovato.

Secondo la ricostruzione accusatoria, sarebbe condotta lì da Margareta, in auto, con l’inganno. A sferrare la maggior parte delle coltellate, sarebbe stato Carmelo Bonetta, insegnante di ballo e fidanzato di Margareta, oggi condannato a trent’anni di carcere nel processo con rito abbreviato.

I due fidanzati avevano agito d’accordo per assassinare Nicoletta e allontanare i sospetti da loro, tanto che dopo il delitto si erano cambiati ed erano andati a ballare in un locale notturno, per crearsi un alibi.

Adottata da una famiglia marsalese, Buffa aveva allacciato una rapporto con Nicoletta, anche lei adottata dalla Romania, salvo poi passare dall’amicizia e al rancore.

Secondo alcuni testimoni Margareta aveva usato Nicoletta ‘come bancomat’, fino a quando, alla fine, aveva deciso di toglierle la vita per quello che la procura ha definito un ‘astio’ sedimentato da lungo tempo.

Picchia moglie, figlio 10 anni chiama 112 e lo fa arrestare

Picchia moglie, figlio 10 anni chiama 112 e lo fa arrestare. Due donne sono aggredite in Sicilia davanti ai figli piccoli, una dal marito nel Catanese e l’altra dell’ex compagno nel Palermitano. I due uomini sono arrestati da carabinieri.

Un 38enne è arrestato dai carabinieri del comando provinciale di Catania, in un paese della provincia, per maltrattamenti a familiari. Militari dell’Arma sono intervenuti dopo la telefonata con richiesta di aiuto al 112 del figlio di 10 anni dell’uomo che, ubriaco, stava picchiando la moglie.

Personale del 118 ha medicato la donna. L’uomo è posto agli arresti domiciliari in un’abitazione diversa da quella coniugale.

Nel Palermitano è arrestato l’ex compagno di una donna che ha picchiato alla figlia piccola in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip su richiesta del procuratore aggiunto Laura Vaccaro e dal sostituto Giorgia Righi.

Secondo quanto hanno accertato i militari, l’uomo avrebbe pedinato e molestato con decine di messaggi la donna. L’uomo era già arrestato nel 2012 e poi condannato a quattro anni e mezzo perché aveva tentato di uccidere a pugni l’allora convivente.

Appena era scarcerato la donna ha denunciato, attraverso giornali e tv, il pericolo che l’aggressore potesse farle nuovamente del male. “Rischio di nuovo di finire nelle mani del mio aguzzino.

E e non ho alcuna tutela dalle istituzioni e dallo Stato, da chi ci invoglia a denunciare e poi ci abbandona. Non so se riuscirò a uscire da casa, ho terrore”.

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