Udine: Damiano Iob, 41enne morto per la puntura di un insetto
Udine: Damiano Iob, 41enne morto per la puntura di un insetto. Un insetto, probabilmente un’ape, lo ha punto ieri mattina, e dopo poche ore è morto dopo essere colto da un letale choc anafilattico.
Il dramma si è verificato a Udine dove a perdere la vita è un uomo di 41 anni, deceduto nella serata di ieri nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale in cui era ricoverato.
Muore a 41 anni dopo la puntura di un insetto
L’episodio si era verificato nella tarda mattinata di ieri in una zona di campagna di Tarcento, in provincia di Udine, dove l’uomo stava lavorando in un podere in quanto imprenditore agricolo.
Il rianimatore giunto sul posto era riuscito anche a far ripartire il cuore dell’uomo che era finito in arresto cardiaco. L’imprenditore agricolo, però, è spirato poche ore più tardi all’ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine.
Allergia al veleno degli imenotteri?
Al momento è ancora da chiarire se Damiano Iob fosse allergico al veleno prodotto dagli imenotteri, una famiglia di insetti che include api, vespe e calabroni. L’allergia agli insetti può scatenare reazioni gravi e potenzialmente fatali in soggetti sensibili.
La notizia della morte di Damiano Iob ha colpito profondamente la comunità di Tarcento, dove l’imprenditore era molto conosciuto e rispettato. L’improvvisa scomparsa di Damiano Iob lascia un vuoto incolmabile nel tessuto sociale ed economico della città.
Un imprenditore di successo
Damiano Iob era un imprenditore agricolo di successo, noto per la sua passione per il settore e per l’attenzione che dedicava alla qualità dei prodotti.
La sua azienda è rinomata per la produzione di prodotti agricoli biologici, molto apprezzati sia a livello locale che regionale: dal boreto a la graisana al frico friulano, passando per i cjarsòns carnici.
Damiano Iob era considerato un punto di riferimento nel settore agricolo della zona e un esempio di dedizione e impegno per gli altri imprenditori.
L’azienda nasce nel 2003 dalla volontà di esaltare il “sapore” di una terra difficile da lavorare, a causa della sua posizione, ma ricca e generosa con le piante di vite e di ulivo.