Alex morto a 25 anni folgorato nella piscina dell’hotel

Redazione
Alex morto a 25 anni folgorato nella piscina dell’hotel

Alex morto a 25 anni folgorato nella piscina dell’hotel. Un ragazzo italiano di 25 anni è morto folgorato nella piscina dell’hotel in Algeria, dove si trovava per lavoro. La vittima è il modenese Alex Bonucchi, tecnico specializzato della Sacmi che produce macchine e impianti per l’industria ceramica.

La tragedia è stata comunicata ai familiari nella serata di ieri, 4 gennaio. I carabinieri di Modena sono stati contattati dalla Segreteria consolare dell’Ambasciata d’Italia ad Algeri.

Ai militari è richiesto di rintracciare i familiari di Alex, mettendoli in contatto con l’Ambasciata d’Italia ad Algeri per comunicargli la tragedia.

La notizia comunicata alla famiglia

Secondo quanto riportato dai militari dell’Arma, sulla base dei primi accertamenti della polizia algerina, il decesso sarebbe ricondotto a un incidente, avvenuto per probabile folgorazione, nella piscina dell’albergo, dove il giovane tecnico soggiornava con altri colleghi della ditta per cui lavorava.

I Carabinieri della Stazione di Nonantola hanno quindi rintracciato la madre di Alex, a Nonantola, mettendola in contatto con la Segreteria dell’Ambasciata d’Italia ad Algeri, per la triste comunicazione.

Sotto choc familiari e amici

La tragedia ha sconvolto familiari, amici e colleghi del ragazzo. In queste ore, infatti, sui social network tantissimi lo stanno salutando con messaggi di affetto e dolore.

Un saluto anche dalla squadra di calcio del Rolo: con la formazione reggiana, Alex aveva militato nel campionato di Eccellenza.

Dopo l’esperienza sul campo di calcio aveva intrapreso anche quella dell’allenatore, sempre per il Rolo. Per una stagione ha guidato, facendosi apprezzare, la formazione dei Pulcini.

Morto Italo Pozzi, biografo di Nilla Pizzi

È morto a 78 anni Italo Pozzi, biografo e confidente di Nilla Pizzi, artista alla quale dedicò alcuni anni fa il volume ‘Storia di un sogno’, realizzato con Giuliano Musi ed edito da Minerva.

“Una vita umana si è spezzata, e non solo per colpa del Covid-19 ma anche per il senso di abbandono e la solitudine che lo hanno colpito”, dice l’editore Roberto Mugavero, che ha comunicato la scomparsa di Pozzi.

“Italo era stimato e rispettato. Lo ricordo con affetto per lo spessore umano e per l’entusiasmo che ha sempre dimostrato”. Pozzi intraprese giovanissimo la carriera musicale, che lo portò ad esibirsi in teatri, club e night in tutta Italia.

La prematura scomparsa del pianista e amico Giovanni Gigli gli provocò una profonda crisi, che lo portò ad abbandonare il canto. Tornò nell’ambiente qualche tempo dopo grazie a Marisa Colomber, che lo ingaggiò come Pr.

In questo ruolo collaborò con altre stelle canore dell’epoca, come Carla Boni e Giorgio Consolini. Venne anche chiamato da Nilla Pizzi per occuparsi della sua biografia, riuscendo così a raccogliere un’ingente quantità di materiale sulla regina della canzone italiana.

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