Un morto sul lavoro: 47enne travolto da una catasta di una tonnellata

Redazione
Un morto sul lavoro: 47enne travolto da una catasta di una tonnellata

Un morto sul lavoro: 47enne travolto da una catasta di una tonnellata. Un altro incidente mortale sul lavoro in Piemonte, nel Biellese. Un uomo di quarantasette anni, contitolare di una piccola azienda di Crevacuore, la Colordue, ha perso la vita.

E’ stato travolto da una grande catasta di materiale del peso di una tonnellata. Soccorso dagli uomini del 118, dopo l’incidente sul lavoro, le condizioni del 47enne sono apparse fin da subito molto gravi.

È stato trasportato dall’elisoccorso in codice rosso all’ospedale di Novara, dove però è morto poco dopo il ricovero nel reparto di rianimazione per le gravissime ferite riportate.

Sul posto, per le verifiche del caso e per stabilire eventuali responsabilità, sono intervenuti gli addetti dello Spresal e i carabinieri. La povera vittima era residente a Coggiola, nella provincia di Biella.

Ieri un altro incidente mortale in Sicilia

L’incidente mortale sul lavoro alla Colordue è solo l’ultima di una catena di drammi registrati dall’inizio dell’anno. Sempre nel Biellese, stamane c’è stato un secondo incidente sul lavoro. Vittima un anziano uomo di 83 anni che è rimasto gravemente ferito dopo essersi ribaltato con il trattore.

Di ieri invece un altro incidente mortale, questa volta in Sicilia: un uomo di 52 anni, Fabio Vaccarella, è morto nella zona nord di Siracusa. L’operaio era impegnato in un intervento di saldatura nell’attività commerciale di un congiunto.

Ma, per cause al vaglio della polizia, è saltato il disco del flex finito sul corpo del 52enne, rimasto gravemente ferito. Trasportato in ambulanza al Pronto soccorso dell’ospedale di Siracusa, l’uomo è deceduto poco dopo.

Pedofilia: abusi su tre bambine, arrestato

La polizia ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a Messina, emessa dal Gip a carico di un trentottenne ritenuto responsabile di violenza sessuale ai danni di minori. Vittime tre bambine, una della quali la nipote.

A scoprire la violenza il papà di una delle piccole dopo aver letto una chat sul telefonino della figlia dalla quale si evincevano attenzioni sessuali da parte dello zio. Le successive dichiarazioni rese dalle vittime hanno delineato una grave situazione di abuso.

Le indagini, condotte dai poliziotti e coordinate dalla Procura della Repubblica, hanno confermato la gravità dei fatti e di conseguenza portato all’emissione della misura cautelare.

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