Un volto noto ritorna in Rai per raccontare la realtà da persona comune

Redazione
Un volto noto ritorna in Rai per raccontare la realtà da persona comune

Un volto noto ritorna in Rai per raccontare la realtà da persona comune. Riportiamo l’intervista che Roberta Capua, alla vigilia del suo ritorno in Rai, ha rilasciato a Laura Rio sulle colonne del giornale.it.

È il suo ritorno in Rai. Anzi, è il vero ritorno in televisione dopo più di dieci anni di esilio volontario per crescere in serenità il figlio Leonardo. Ora che lui è un ragazzo, Roberta Capua ha deciso di ricominciare con una presenza importante, in prima linea.

Da lunedì sarà alla guida di Estate in diretta, la versione estiva del contenitore pomeridiano di Raiuno, insieme con Gianluca Semprini. Con quel sorriso rassicurante ma anche il piglio sicuro, Roberta è uno di quei personaggi televisivi che non ha bisogno di strafare, di urlare, di finire negli scandali.

Per questo è stata scelta dal direttore Stefano Coletta alla guida di un programma che deve continuare a seguire la cronaca (proprio ieri un inviato ha ritrovato il bimbo scomparso vicino a Firenze) senza dimenticare l’alleggerimento nell’estate che dovrebbe essere di rinascita dopo il Covid.

Dunque, Roberta, come si presenterà al pubblico ritrovato?

«In effetti la mia ultima stagione in Rai risale a parecchi anni fa: Unomattina nel 2004. È come tornare a casa perché La vita in diretta è nelle mie corde avendo condotto tanti programmi di infotainment in passato.

Semprini si occuperà della parte giornalistica. Il mio apporto sarà quello di una persona comune che racconta il costume, l’intrattenimento, il gossip. Vorremmo trasmettere un sano ottimismo, raccontare l’Italia che si rimette in moto».

Lei è il simbolo della televisione garbata.

«Imparai dal mio mentore Luciano Rispoli, nel 1996 a Tappeto volante, che si può fare una tv che rispetta il telespettatore senza essere banali»..

Un ritorno che segna l’inizio di una nuova carriera?

«Per me è certamente un’opportunità di rilancio, un’occasione che voglio giocarmi al meglio. La carta vincente è essere autentici, originali. Questo è un primo passo, poi si vedrà».

Come l’hanno accolta in Rai?

«Ho ritrovato persone con cui lavoravo 10,15 anni fa che mi hanno mostrato molto affetto».

Non le piacerebbe continuare a occuparsi anche di cucina? Il rientro in tv è cominciato con «Celebrity MasterChef» di Sky vinto nel 2017 e poi su La7 con «L’ingrediente perfetto».

«MasterChef mi ha permesso di sfruttare questo mio piccolo talento culinario. Potrei pensare di coltivarlo con una chiave originale, magari il benessere del corpo e della mente».

Suo marito Stefano e suo figlio come hanno reagito all’annuncio che non farà vacanze con loro?

«Sono molto contenti per me, anche se non sarà facile stare lontani, sarà la prima volta. Farò la pendolare da Bologna dove viviamo. Leonardo è fiero di quello che faccio, anche se non è molto interessato a questo tipo di programmi. Tra i suoi amici ero molto popolare da concorrente di MasterChef».

In tutti questi anni le è mancato lo schermo?

«No, perché la maternità può essere totalizzante. Mio figlio è nato quando io avevo 39 anni, avevo già fatto tante cose, non avevo fame di carriera. Ho avuto voglia di tornare quando Leonardo è diventato grandicello».

A «Estate in diretta» le potrebbe capitare di intervistare sua cugina, Ilaria Capua, la virologa che è stata un faro per gli italiani durante la pandemia.

«Potrebbe essere un bel faccia a faccia. È una donna straordinaria. Non ci siamo molto frequentate perché vivevamo in città diverse, io a Napoli e lei a Roma, ma ci vogliamo bene.

La prima volta che è stata chiamata in tv per parlare del Covid mi ha telefonato per chiedermi consigli su come vestirsi. Spero che torni presto a lavorare in Italia. Quella vicenda (un’inchiesta finita nel nulla per sfruttamento illecito di brevetti) l’ha segnata molto».

Lei vinse Miss Italia nel 1986, allora il concorso era il sogno di tutte le ragazze, adesso è considerato quasi un’onta

«Ero una ragazzina, l’ho vissuta con naturalezza, non mi sono mai sentita un pezzo di carne esposto. Oggi c’è una concezione completamente diversa, quel tipo di concorso è diventato un po’ anacronistico, però è anche vero che a volte si estremizzano le istanze del politicamente corretto».

Anche sua madre, Marisa Jossa, vinse il concorso, nel 1959. Un caso unico…

«Vero. Ma è stata solo una parentesi della sua vita. E non mi ha mai spinto a parteciparvi, l’ho fatto per mia scelta, per caso. Così come è successo per la tv: dopo Miss Italia ho cominciato a fare la modella e da lì sono entrata negli studi tv».

Ora come si sta da over 50?

«Bene. Non mi spaventano le rughe. Curo il mio aspetto, ma senza ossessioni: la ricerca spasmodica della gioventù fa sembrare ancora più vecchie».

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